MTB: Torriglia enduro

Torriglia enduro Bull Park

Continuiamo la serie “posti improbabili“. Stavolta siamo nell’entroterra Ligure, a meno di 30 km da Genova, in un paesino arroccato sui bricchi chiamato Torriglia. Siamo poco sotto i 1000 mt slm e fa freddo, il termomentro del qubo segna 13 gradi. Bello sbalzo dai 25 del giorno precedente. Il cielo è coperto anche se saltariamente si intravede qualche piccolo squarcio di sereno , insomma, la situazione meteo indurrebbe la maggior parte degli esseri umani normali a tapparsi in casa. Ma essere biker è qualcosa di diverso, questo sport ti puo’ portare a raggiungere angoli sperduti fuori dalle abituali rotte turistiche pur di pedalare in un nuovo posto. Se poi c’è la compagnia delle #RagazzeFreeride Angela e Sara i km sono piu’ che giustificati, e malgrado le minacce dal cielo sono sicura che ci sara’ da divertirsi. Con noi c’è anche Massimo, elettrico con una KTM motorizzata bosh. Un caffè e si parte …. dolcemente si sale su asfalto prima,
poi due belle rampe e poi un bel mix di pedalato (piu’ o meno visto il viscidume) e spingismo. Arriviamo alla prima breve ma simpatica
discesetta, poi si risale su un mezzacosta che fa parte dell’Alta Via Ligure. Lungo questo tratto ci fermiamo piu’ volte ad ammirare il panorama… malgrado il tempo la vista tra monti e mare in lontananza è notevole spaziando fino al promontorio di Portofino e a Sestri Levante. Ancora uno sforzo e si raggiunge uno slargo su asfalto, da cui inizia il collegamento per i trail veri e propri. Anche da qua la vista è da non perdere.

chiesa mare e monti mare e monti1 mare e monti 3 io ragazze freeride

Si entra quindi nel bosco di castagni che ospita il “Bull Park“. Ci troviamo dunque in una location con trails costruiti ad-hoc per la MTB.Nell’ordine percorreremo Toro1, Toro2 e Toro che corre. La prima parte, con curve spondate abbastanza strette ma molto divertenti, è comune a tutti i trails. Toro 1 parte con una linea di salti, ben fatti e tutti fattibili .. Anche Sara con la sua Slayer (stretta parente della mia Slayerina) ci fa vedere che le ruote da 26′ ancora si difendono.

toro jump

Il sentiero si fa poi piu’ tecnico con alcuni ripidoni viscidi che mi creano qualche difficolta’. Nulla di difficile se il terreno fosse stato secco. Risaliamo su asfalto per andare a fare Toro2. Questo è un po’ piu’ lungo e flow, con terreno perfetto. Ricorda un po’ un mix tra la Pecora alta e il cinghiale di Formello, per chi conosce la location. Dinuovo risalita su asfalto, e stavolta facciamo Toro che Corre, il piu’ tecnico dei 3, con ripidi e curve a gomito che mettono alla prova tutti. Chi prima o chi dopo in qualche punto del sentiero è andata/o giu’… complice anche il terreno non ottimale.

up up2

top2 top3

Purtoppo come sempre le cose belle hanno un termine … e anche le gambe iniziano a dare segni di cedimento. Ci aspetta ancora qualche km di asfalto per tornare nel centro abitato che fortunatamente scorrono abbastanza facilmente. Come in tutti questi casi non puo’ mancare la birra di fine giro … In conclusione …. il meteo per fortuna ha tenuto, permettendomi di scoprire una nuova location gia’ in quota (i trail si sviluppano tra i 1000 e i 1200 slm) che puo’ essere un opzione per sfuggire al caldo in caso mi ritrovassi d’estate in zona.
I trail sono ottimamente costruiti, meno tecnici se confrontati allo standard ligure ma non per questo meno divertenti. La risalita su asfalto è pallosa ma umana , certo è che questo tipo di situazioni ben si prestano ai “criceti elettrici” o al meccanizzare con i furgoni.
D’altra parte, la MTB puo’ portare un minimo di turismo e far lavorare gli esercenti di location ben fuori dalle rotte standard.
Ultimo ma non meno importante la compagnia: #RagazzeFreeride è una stupenda realta’ che unisce donne con questa anomala passione a due ruote.
Girare e potersi confrontare con Angela e Sara porta il divertimento ad un’altro livello. Anche la presenza di Massimo, malgrado elettrico,
ha dimostrato che con un po’ di buona volonta’ e spirito di adattamento la convivenza in certi spot è applicabile. Purtoppo non tutti la pensano cosi’ ….

Speriamo di tornare presto nell’#universoparallelo. Adesso ahimè si riparte verso sud

Relive

Relive ‘Torriglia’

Traccia
GPSies - Torriglia



MTB: Genova Righi – atto 2°

Genova – Righi – Atto secondo

Uscire di casa in bici, arrivare alla stazione, prendere il treno per Genova Principe e trovare un’amica biker che ti aspetta. In pratica il mondo dei sogni, l’universo parallelo chiamato Liguria dove molto è misura di biker. Scesa dal treno incontro subito Laura, un’altra delle #ragazzefreeride con cui saliremo a Righi con la funicolare e da li iniziera’ il gliro. Stesso iter seguito nella prima esperienza di un mesetto fa con Angela, ma stavolta la strada è un po’ diversa. Raggiungiamo in breve un forte, aperto in occasione di un evento MTB con tanto di pump track all’interno. C’è anche la possibilita’ (teorica) di testare alcune ebike, ma l’attesa rischia di essere troppo lunga, inoltre non amo fare test di questo tipo su terreni che non conosco.

righi 1 righi 2

Ci uniamo ad un gruppo eterogeneo (comprensivo di elettrici) di maschietti e iniziamo il giro. Subito a sorpresa un bresissimo ma divertente singletrack tutto curve, poi si pedala, piu’ o meno agevolmente su un panoramico mezzacosta. Da qua arriviamo al primo trail, il Maggiolino, gia’ fatto nel precedente giro. Ma stavolta vi ci porto proprio grazie all’action cam:

Il trail è mediamente flow con una sezione tecnica abbastanza ripida e insidiosa, complice anche il terreno molto secco, ma si fa senza intoppi. Rientriamo poi su una strada sterrata molto frequentata da pedoni. Risaliamo al forte, dove incrociamo Silvia e India, già conosciute al giro della 24h, in attesa di testare un ebike (chissa’ come sara’ andata …) .
Il tempo si guasta un pelo, i tempi di attesa non sono chiari e io e Laura ripartiamo. Si unisce Monica, super endurista con esperienza
agonistica. Dunque subito giu’ per i trail, il primo si chiama Bruco, seguito da Artu‘. Tutto techical flow molto da guidare, su un buon terreno. Insomma cose che a me e alla mia specy piacciono. Risaliamo e facciamo subito un’altro trail, forse il piu’ flow del giorno, si chiama le Frecce. Da li dinuovo asfalto, e stavolta ci fermiamo per una pausa comprensiva della dovuta birra.
Un’ultima run sulle Frecce, un’ultimo sterrato e poi l’asfalto ci ricondurra’ in centro di Genova.
Ne approfittiamo per un breve giro per le vie principali della citta’, che in questo periodo è addobbata di ombrelli colorati in occaione dell’evento fieristico euroflora.

kiaz & laura

Concludendo, la fortuna di avere trails di un certo livello dietro casa non è cosa da poco, e non lo è nemmeno il poter raggiungere facilmente
svariati “spot” senza usare la macchina. Il genere prevalmente è come detto il flow a tratti tecnico, che richiede sempre un po’ di attenzione. Il terreno ligure aiuta, avere dislivelli di 500 e piu’ mt a ridosso del mare e a ridosso di un capologo di regione non è cosa che capita ovunque. Ma ormai lo abbiamo capito. Per la MTB (e non solo) questa regione con cui ho comunque un certo legame non ha uguali …
Il prossimo step ci portera’ invece nell’entroterra …. Stay tuned ….

Relive ‘Genova righi 2’

Traccia GPX :
GPSies - Genova Righi

MTB: Rive Rosse

… Perchè ci sono piu’ trails che onde … e la MTB puo’ portarti in posti dove è difficile capitarci, se non per sbaglio. Posti che, per un comune mortale potrebbero non significare nulla. Ma che riservano grande divertimento a chi apprezza un certo modo di andare in mountain bike. Parliamo sempre di enduro, e stavolta siamo nell’estremo Nord del Piemonte, destinazione Rive Rosse, posto di cui ho letto spesso e volentieri su riviste e web.

All’uscita della Torino Milano il panorama è poco rassicurante. Pianura e risaie. Avvicinandosi alla localita’ di partenza, un paesotto chiamato Brusnengo(provincia di Biella), si iniziano a scorgere delle alture. Meno male, vuol dire che siamo nella direzione giusta.



La temperatura purtroppo non aiuta. Daniele, il local che mi fa da guida, mi dice che siamo in un periodo borderline per questo giro (che non supera l’altitudine di 500 mt slm) , e che la zona è in genere molto calda, ragion per cui risulta essere frequentata sopratutto d’autunno e inverno. Ma ormai siamo qua e tocca levarsi lo sfizio di vedere questo posto famoso sopratutto per una zona dal terreno rossiccio con salti costruiti e elementi naturali su cui scatenare la fantasia.

La prima salita è la piu’ brutta. Ha qualche analogia con lo spingismo di Cerveteri, fortunatamente è piu’ breve. Si attacca con il primo singletrack , prima parte in discesa, poi un falsopiano con elementi divertenti, fino ad arrivare allo start della zona dei salti. Qua c’è veramente da sbizzarrirsi e dare sfogo alla fantasia , con drop, step up e qualche passaggio tecnico su roccia.

fly shadow jump roccia

Per certi aspetti il posto sembra una Liguria senza mare, ma il panormama cambia ad ogni angolo, e completato il trail si risale, stavolta piu’ agevolmente in mezzo alle vigne per poi raggiungere un punto panoramico che offre un inaspettato scorcio su un lago.

lago top vigne io vigne

Da qua, altra discesa. Singletrack flow senza particolari difficoltà, che ci riporta poi su asfalto . Sosta in un paesuncolo dotato di fontana, per poi risalire due tostissime rampe per arrivare all’ultimo trail della giornata.

h2o

h2o 2

Ultimo trail che parte da un’altro punto panoramico e che scende fin in riva ad un lago, sentiero abbastanza tecnico, scassato il giusto con qualche ripidone e qualche passaggio da scegliere bene le linee , divertente anche se purtroppo non apprezzabile appieno causa stanchezza.

galletto

lago

Concludendo, un posto interessante , probabilmente visto nella stagione sbagliata. Il caldo, anche se non eccessivo non aiuta. La cosidetta “zona dei salti” vale tutto il giro se amanti del genere, con step up e drop che a vista possono impressionare ma concepiti molto bene per permettere dei discreti voli. Il tutto su un terreno particolare, non al meglio per il secco, ma comunque in grado di dare un dignitoso grip. Un posto da vedere se si capita in zona insomma.
Un ultima nota la dedico nuovamente alla “questione elettrica” : la mia guida ha usato una Focus Sam motorizzata Shimano. Ho avuto modo di provarla su alcuni tratti in salita anche tecnici, argomento che non avevo ancora approfondito durante altri test. Con questi mezzi è possibile dimezzare lo sforzo salendo anche in punti dove un comune mortale di medio allenamento con una classica full non pedala. Sicuramente sono mezzi che modificano il concetto di MTB, spostandolo su una questione piu’ tecnica che fisica. Non so quanto il tutto “paghi” in discesa , fatto sta che fare ancora tutto con le proprie gambe sara’ poco “fashon” ma di di grande soddisfazione personale 😉

Relive:

Relive ‘rive rosse’


Traccia

 

 

MTB: Finale Ligure 24h con le #RagazzeFreeride

Finale Ligure 24h con le #RagazzeFreeride

Dimentichiamoci per un giorno di tutto quello che è la routine, anche quella routine legata alla mtb. Dimentichiamoci di Formello, dei giri in solitaria o della non sempre semplice convivenza con gli elettrici. Siamo dinuovo in zona Finale Ligure, e stavolta io e la mia Specy siamo in compagnia delle Ragazze Freeride. Sei donne in bici, un miracolo potrei dire !! Sara, Angela, Silvia, India , Manuela e la sottoscritta … queste ragazze sono qua per provare il giro della 24 ore di Finale, storica gara endurance a squadre in cui si deve percorrere un anello a turno lungo ben 24 ore … niente male !! Pur non conoscendoci il feeling con il gruppo è subito ottimo, e dopo un caffe’ si inizia a pedalare .
Il tracciato, almeno sulla carta non è propriamente enduro, si tratta di un anello in stile XCO (cross country olimpico) di circa 10km, in cui ci sono molte sezioni da pedalare ma anche una buona parte di divertenti discese come vedremo in seguito. Il livello in discesa è di fattibilita’ anche con un frontino (a patto di saperlo portare, perchè cmq siamo in liguria e pietre ed ostacoli non mancano) , mentre le salite sono spesso tecniche, richiedono sia gamba che capacita’ o, in alternativa, una bella e-bike.

Il percorso parte dall’altopiano delle Maine, a cavallo tra Spotorno e Finale Ligure. Si inizia con un singletrack saliscendi, da pedalare che spezza molto, con molti cambi e sprint in salita. Si capisce subito che non è il classico giro enduro in cui in qualche modo si sale e poi si scende, almeno in una prima fase. Dopo un po’ di questi saliscendi un po’ troppo da frontino o elettrica per i miei gusti,

24h 1 24h 2 24h 3

Arriviamo ad un bel mezzacosta panoramico, e quindi una prima discesa un po’ piu’ lunghetta. Il trail si lascia guidare, presenta qualche piccolo ostacolo ma #nientedidifficile , solo tanto divertimento e una bella vista a picco sul mare.
Un’altra tratta mezzacosta super panoramica, foto di gruppo e davvero tanto divertimento e bella compagnia. Non posso non osservarela Slayer di Sara, “gemella diversa” della mia #Slayerina … peccato che la modifica monocorona la rendano poco pedalabile a differenza della mia. Resta sempre la mia “bici del cuore”, quella che mi ha fatto entrare in questo mondo magico … certo ora con la Specy è
altra cosa … ma #Slayerina è sempre li …

gruppo rayazzefreeride

slayer sara

specy 24h vs noli

Il giro continua, tra tratte panoramiche, flow, e “spingismo” per chi come me in salita tecnica ha problemi sia fisici che di rapporti che di geometrie …ma tutto sempre nel segno del divertimento e della condivisione di tutto quello che di positivo la MTB puo’ dare … fino ad arrivare ad un ultima salita a spingismo, che conduce al premio finale: il TOBOGA, una tratta super flow con sponde GIGANTI … una di quelle cose che immaginavi esistessero solo nei video …. roba da giostra, e quindi criceto mode on, si torna su a ripetere le ultime enormi sponde paraboliche di questo trail indescrivibile per il godimento che trasmette. Strettamente consigliato a tutti, dalla bmx all’elettrica. Tornerei di corsa solo per girare su questa sezione.

birra

Immancabile la birra di fine giro … e tanto casino in compagnia. Non c’è nulla di piu’ bello che confrontarsi,  con le altre #ragazzeFreeride su argomenti tecnici che possono spaziare dalla sella alla scelta dei rapporti, cose che indubbiamente
sono un po’ differenti tra i due sessi …

Che dire … un universo parallelo. L’enduro al femminile esiste. Non sono sola nella galassia, lo sono solo nel mio attuale pianeta.
Lo so, #noneunosportdafemminucce .. ma a noi piace cosi’. Finalmente posso parlare al plurale. Grazie di eistere #RagazzeFreeride , tornero’ al piu’ presto a trovarvi , nel frattempo torno alla mio mondo reale, girando sui flow trails di Formello e rendendo disponible #slayerina a chi volesse avvicinarsi a questo sport, che non è solo fatto di sfide e tecnica, ma è anche un bellissimo modo per stare all’aria aperta e vedere posti nuovi 🙂

A presto ragazze !!!

Traccia GPX tnx to India 24hfinal3-93077-data.gpx

MTB: i forti di Genova

Liguria … il mio uovo di Pasqua è diverso. è fatto di sentieri, panorami, fatica, spingismo, e soddisfazioni. Se poi tutto questo avviene in compagnia di una “ragazzaFreeride” comincio quasi a credere che esista un mondo parallelo dove tutto è bello e possibile.
Gia’, perchè stavolta la mia guida e compagna d’avventura è Angela, local di Genova e rappresentante del team “Ragazze Freeride“, che mi scarrozzera’ su e giu’ per i trails della zona dei Forti di Genova.
Stavolta il meeting point è alla stazione ferroviaria di Genova Piazza Principe, che raggiungo in treno dalla mia base di Rapallo, sfruttando
l’opportunita’ di poter caricare le bici a boardo senza supplemento. Da qua, dopo un caffè e le dovute presentazioni nel mondo reale,  ci avviamo a prendere la funicolare dei Righi, simpatico mezzo di trasporto pubblico anomalo che ci risparmiera’ ben 300 mt di dislivello  positivo. Piccolo sconto, perchè poi si pedala …. in modo agevole finchè siamo su sterrata, un po’ meno almeno per me lungo le tratte in single track. Ma come spesso avviene in questi casi il panorama e la compagnia ripagano 😉

righi forti1 forti1

Arrivate sotto al primo forte si prosegue con un susseguirsi di singletrack con saliscendi, a volte anche tecnici in salita, che mi mettono in difficolta’ (ma non Angela, che spinge un 42 come niente fosse … ) e mi costringono a ricorrere a spingismo … Ma queste creste che sanno gia’ di quasi montagna, con dislvelli comunque gia’ di un certo rilievo fanno dimenticare la fatica.
Si arriva ad un primo trail, il Maggiolino.

forti top

g3

Tempo di cambiarsi e inizia la discesa. Trattasi di un trail technical flow con qualche ripidone e una compressione, qualche curva un po’ rognosa (ne sbaglio una), che termina su una sezione tipo scaloni/rockgarden in pieno stile ligure. Sbuchiamo su una strada a mezzacosta nel bosco, che ci condurra’ ad un bar per un break e rifornimento.

Risaliamo, per percorrere un altro super panoramico mezzacosta vagamente esposto, con qualche tratta tecnica in salita che costringe allo spingismo, per poi ricollegarci alla seconda parte del sentiero percorso in precedenza.

io pta chappa

Dinuovo il mezzacosta, ma stavolta per risalire, ahimè a spingismo per prendere il bellissimo trail “Pinasco“, che forse al momento meglio rappresenta la mia “idea” di mtb.
Si tratta di un trail prevalentemente roccioso, intervallato da tratte piu’ scorrevoli ma mai liscie, qualche sponda, qualche salto costruito, qualche tornantino ma mai impossibile. Le sezioni tecniche sono un mix tra sestri e alcune parti dei Ripetitori (per chi  è di roma e dintorni) , con gradini e rockgarden che richiedono una buona scelta della linea, senza andare pero’ mai in eccessivi tecnicismi. Insomma, un trail perfetto per il mio attuale livello di riding, godimento allo stato puro. Il giusto mix tra sentiero naturale e qualche aggiustamento per renderlo piu’ idoneo alle MTB. Peccato che come tutto, anche questo finisca.

monti

Un ultimo collegamento su asfalto per le vie di Genova e siamo alla stazione brignole … giusto il tempo per salutare la mia super
guida Angela e prendere il treno regionale che mi riporterà a Rapallo ….

Come sempre la Liguria non delude. Stavolta pero’ la cosa piu’ bella non sono stati solo trail e panorami, ma la splendida compagnia
di una “RagazzaFreeride” , di livello compatibile con il mio con cui condividere le grandi emozioni che ci regalano le nostre biciclettine …

chissa’ se mai anche nel centro sud ci sara’ un po’ piu’ di interesse femminile nei confronti delle ruote grasse …per ora è un gran
bel pretesto per salire piu’ frequentemente 😉

Relive:

Relive ‘Genova – i forti’

snowboard: lasciare il segno

Ogni traccia in neve fresca in snowboard è una firma. Che sia su un pendio ripido, un canale, un bosco, un ampio panettone. è sempre una firma. Quando poi, dopo tanto tempo, torno a surfare le montagne di casa, e a introdurre al mondo della neve non lavorata due cari amici, la giornata puo’ diventare perfetta, facendoci credere x un paio d’ore di essere in pieni anni 90.

Dopo anni, torno a sentirmi Local di questa valle anche d’inverno. La prudenza di questi tempi di clima instabile non è mai troppa.

sociapow

La fortuna ci porta su una pista non battuta, situazione ideale x iniziare a fare qualche curva, e incominciare a capire l’essenza dello snowboard. Quel surf feeling da cui per quanto mi riguarda è iniziato tutto, portandomi alla fine a cercare la vera sensazione da cui deriva, imparando a scivolare anche sull‘elemento liquido.

Meglio tardi che mai, con la dovuta prudenza e un po’ di fortuna, ogni tanto questo capriccioso meteo ci fa ancora godere.
Il divertimento continua, il 2018 si apre con ancora qualche ultima bella curva in powder, e viste le buone sensazioni, anche con un piccolo salto.

pow 1 pow 2

jump kiaz

Snowboard e neve d’altri tempi, con una tavola azzeccatissima che permette di godere a 360 della montagna senza  rimpiangere di avere il mezzo sbagliato. Una one-board quiver perfetta per chi ama le curve, siano esse condotte in pista o linee in fresca.

snowboard postcard from heaven from KiaZ bike surf and more on Vimeo.

groomr22

Purtroppo le ferie stanno volgendo al termine, e non resta che memorizzare bene questi attimi, che assieme a tanti altri vissuti in passato mi fanno sentire fortunata ad aver vissuto la nascita e l’evoluzione dello snowboard in questi anni. Lo snowboard è stato per me uno strumento per imparare ad apprezzare la montagna andando oltre l’aspetto prettamente sportivo … iniziando ad uscire anche in backcountry con le ciaspole per conquistarsi la discesa ben presto ho realizzato che l’inverno era troppo breve: da qua la passione per la mtb, che al momento è la mia attivita’ sportiva outdoor primaria. Ho comunque ancora alcuni sogni “bianchi” che vorrei realizzare, non sara’ facile, ma sognare aiuta a sopravvivere.

Never stop riding & never stop dreaming


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MTB: Finale Ligure

Finale Ligure (Vacche – Dolmen – Bondi Trails)

Finale. Uno dei simboli della MTB enduro in Italia e non solo. Una delle location in cui l’enduro è nato. Un posto che finora avevo visto solo in foto, video e di cui avevo in passato sentito pareri contrastanti, incutendom anche un certo timore.

Ma per capire davvero cos’è Finale bisogna andarci.
L’occasione arriva il giorno della vigilia di Natale, in cui last minute riesco ad unirmi ad un giro organizzato da Daniele, guida MTB operante nel NordOvest che seguo via Facebook.

La sera prima, iniziano le paranoie sul livello richiesto. La prima cosa che viene in mente parlando di Finale è l’ews, enduro world  series. Solo l’idea che nel giro programmato verra’ inclusa una delle prove speciali del Mondiale di enduro mi fa tremare braccia e gambe, nella speranza di essere in grado di scendere da tracciati da coppa del Mondo. I video in questo non aiutano … mentre un po’ piu’ rassicuranti sono i livelli di difficolta’ segnati sul sito e app trailforks, che valulta come blu il livello di difficolta’ …. Da Trailforks si capisce anche con cosa abbiamo a che vedere: sentieri, sentieri e ancora sentieri. Ovunque in un concentrato di trails .


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La mattina del 24 a Rapallo il cielo è grigio e le strade umide. Si spera in bene perchè un incontro ravvicinato con le pietre viscide è l’ultimo dei miei desideri … lungo la strada il tempo non pare migliorare fin dopo Savona, dove verso il mare si inizia a intravedere un po’ di luce … il termomentro sta sui 12 gradi, ottima temperatura considerate che le ultime uscite tra Formello e Civitavecchia le ho fatte con 5/6 gradi.

finale 1

A Finale per fortuna il tempo è piu’ che decente, e si inizia a pedalare, risalendo su asfalto e poi su sterrato senza difficoltà. Il giro proposto da Daniele prevede un primo trail piu’ “semplice”, il Vacche.
Il terreno è perfetto, secco malgrado il tempo sia umido, e subito si comincia a capire con cosa abbiamo a che fare: sassi, sassi e ancora sassi, fortunatamente pietre fisse che rendono importante la scelta della linea, nel complesso niente di eccessivamente complesso a patto di scegliere bene la linea specie in alcuni passaggi piuttosto stretti. Il trail è piuttosto lungo, presenta qualche tratto da pedalare un minimo , ma diciamo che ci siamo fatti un idea del terreno. Si risale, stavolta su singletrack che io faccio quasi tutto a spingismo. Fortunatamente è un mezzacosta panoramico, che attraversa falesie e offre scorci sia verso il mare che verso l’entroterra.

Dopo una breve risalita su asfalto affrontiamo il secondo trail, il Dolmen trail, prova speciale della enduro world series … quello che, diciamo, dai video mi incuteva piu’ timore. Il nome fa riferimento al fatto che lungo il percorso si possono osservare alcuni artefatti risalenti alla Preistoria … e anche qua pietre, gradoni e passaggi tecnici non mancano, impegnativo ma di grande soddisfazione, a conferma dei grandi progressi fatti con la specy negli ultimi tempi e della predisposizione di questa bici al tecnico. 

dolmen trail finale

L’idea di aver fatto  in sella al 90% (siamo scesi solo in un punto molto sporco e coperto da foglie) una Speciale di livello world series è davvero una
gran bella sensazione, sempre piu’ sto riuscendo a controllare la bici a dovere e a capire dove mettere le ruote. In particolare alcuni passaggi sono davvero tecnici, ma fortunatamente mai esposti e con buone vie di fuga. Potendo contare su un terreno davvero perfetto anche cose che apparentemente sembrano davvero complesse diventano fattibili.

finale dolmen end

Un ultima ma facile scalinata ci riporta in paese. Ora si risale sull’altro versante, di circa 220 mt d+, per affrontare l’ultimo  trail del giorno, il Bondi Trail. Questo è piu’ flow e piu’ costruito stile bikepark, ma non per questo privo da insidie, ripidi, curve e tornanti. La stanchezza la fa da padrona, ormai siamo vicino ai 30 km di percorso e abbiamo maturato gia’ + di 900 mt di dislivello positivo, ammetto che su quest’ultimo, divertentisssimo sentiero avrei potuto guidare meglio con le gambe piu’ fresche.

bondi trail end

Per concludere alla classica domanda “ne vale la pena” ? La risposta è si, certamente, di corsa, a patto di avere una full da 150 minimo di escursione e la tecnica sufficente per affrontare scaloni, drop e pietre fisse. Per me gran bella esperienza, diciamo una sorta di “esame di maturità”, a consolidare l’ottimo feeling che sto prendendo con la Specy Stumpjumper evo carbon.

Ringrazio Daniele per la guida in una location dove i sentieri sono ben manutenuti ma non c’è seglaletica, quindi consiglio gps con traccia
ben registrata (le perdite di segnale sono frequenti) o amico/guida che conosca il posto.

Traccia GPS GPX
GPSies - Finale enduro Vacche Dolmen Bondi Trail

Relive:

Relive ‘finale enduro’

PRO : Posto fantastico, trails infiniti, terreno perfetto per l’inverno.
CONTRO : Non adatto a front e principianti. Qua è enduro vero.


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MTB: Formello – Aquila e Canyon

Formello new trails : Aquila e Canyon

Si sa, d’inverno Formello rimane uno dei trail centers piu’ avvantaggiati, grazie al super terreno che assorbe l’acqua meglio di una spugna
e permette di girare su un ottimo fondo anche con umidita’ e pioggia recente. Quindi sfruttiamo questa bella giornata fredda ma non troppo
dal tempo perturbato per esplorare due nuovi sentieri. L’aquila e il Canyon. A dire il vero il Canyon è tutt’altro che nuovo, anzi è uno dei trails “storici” del versante della valle del Sorbo, area in cui sono nati i primi trails enduro di Formello. Ma iniziamo dall’Aquila, new entry vera e propria nella zona della macchia di Sacrofano. I cartelli la indicano come “e-l’Aquila“, dove la e fa pensare ad un trail pensato maggiormente per le bici elettriche, sempre piu’ presenti sui trail. Da quanto avevo sentito dire nei giorni scorsi, una cosa era ben chiara, che la salita doveva essere impegnativa … la discesa abbastanza flow, ma le informazioni erano comunque poche e vaghe.
In questi casi si puo’ fare una cosa sola : andare a vedere ….
Detto fatto, si sale, fino all’ingresso per Pecora e Capra, poi ancora su …. e in pochi metri ho ben chiaro il significato di quella “e” davanti al nome del trail sul cartello : se non hai il motore hai vinto un paio di rampe di sano spingismo.
Finalmente si arriva in cima al Monte Musino, e si inizia a scendere. La traccia conferma le aspettative flow, tante curve abbastanza
ampie senza difficolta’ alcuna, ostacoli quai zero, con un pezzo molto divertente in una specie di canalone. Il sentiero è bello lungo,
a tratti panoramico, e si conclude in una splendida radura con vista sulle colline circostanti.

aquila1

aquila2

Da qua purtroppo … si risale nuovamente … lungo uno stradotto che ci riportera’ alla fine di Capra e Scoiattolo. Da qui l’ovvia continuazione è il cinghiale.
Nel complesso l’Aquila vale comunque la pena provarlo, magari con qualche aggiunta e qualche variante potrebbe diventare ancora piu’
interessante.

Relive:

Relive ‘Formello – Aquila cinghiale volpe’

La prima parte del mio giro si conclude con la Volpe. Ma quel che realmente mi interessava oggi era vedere il versante del Sorbo.
Cosciente della poca segnaletica mi affido al solito indispensabile GPS. Decido comunque per comodita’ – visto anche il tempo perturbato –
di spostarmi in macchina alla base della valle del Sorbo, e da qua risalire. La risalita è su asfaalto, a tratti anche abbastanza ripida, ma mai impossibile e intervallata da parti in piano o leggera discesa che fanno respirare. In mezz’ora sono all’imbocco dei trails, e qua bisogna un minimo sapersi orientare.

sorbo 1

cart1

La freccia indica Tartaruga a sinistra, Falco e Pungitopo a destra. Andando per esclusione e ricordando che Falco e Pungitopo erano stati danneggiati dal tonrado lo scorso anno, seguo per Tartaruga. Canyon dovrebbe essere una variante di quest’ultimo.
Il trail è poco frequentato, ma qualche traccia fresca di gomma c’è. Buon segno. Si tratta di un sentiero piu’ naturale, sicuramente piu’ lento di quelli della zona della Macchia, che non presenta comunque nella prima parte difficolta’ grosse. Ad un certo punto purtroppo diventa difficile capire il percorso, causa foglie secche che hanno ormai cancellato ogni traccia. Il GPS dice che la direzione è giusta, a valle c’è un indicatore bianco-rosso, quindi giu’ per un ripidone alla cieca. Poc anzi un segnale “canyon” ci fa capire che siamo dalla parte giusta, ed eccolo qua il Canyon vero e proprio.

sorbo 1

Dovro’ tonrarci con la action cam per documentare, fatto sta che la traccia
segue un vero e proprio canalone tra le rocce. Io la seguo con la dovuta prudenza, qualche passaggio a cui prestare attenzione c’è,
ma nel complesso un trail davvero divertente, scenografico e particolare. Spero di ripeterlo con la telecamera e con condizioni meteo migliori, la minaccia che potesse piovere sembrava dietro l’angolo ma fortunatamente l’ho scampata.

Nel complesso, due trail molto diversi, ognuno con il suo perchè. La zona del Sorbo merita indubbiamente degli approfondimenti, chissa’
se arriveranno nuovi trails su tale versante??

Traccia GPX Canyon

Come sempre si ringraziano i trail builders di MTB Formello per il grandissimo lavoro che svolgono sui sentieri 😉

MTB: tivoli enduro

La voglia di esplorare nuovi trails e nuovi posti è una delle primarie motivazioni che mi spingono a pedalare. Da un po’ di tempo avevo in mente di visitare i trails di Tivoli, curati dal Tibur Trail center , teatro di una passata edizione dell’Appennino enduro Trophy.
Quindi parliamo di sentieri che sono stati utilzzati come prove speciali in una competizione. Decido previo consulto con riders che gia’
conoscono la location di optare x la superintegrale con variante g-line, come da traccia gentilmente fornita da bicinatura. Avrei dovuto
girare con Marco, admin dell’omonimo sito e local, ma una serie di desync temporali ci hanno impedito di incontrarci. Poco male, a girare
da sola tanto sono abituata, e se non altro potro’ pedalare con il mio ritmo da bradipo e fermarmi tutte le volte che voglio. Meglio, in
quanto la salita è tutt’altro che una passeggiata di salute, 70% asfalto, fortunatamente poco trafficato intervallato da un breve singletrack
in cui lo spingismo la fa da padrona, ma che rappresenta l’unica parte panoramica dell’ascesa.

tivoli climb tivoli sp

Ripreso l’asfalto , in poco piu’ di 1 ora sono in cima al colle Ripoli, da cui il panorama spazia da Roma e la pianura ai monti circostanti.  Siamo su una piattaforma di lancio di parapendii e deltaplani , ed è proprio da qua che dovrebbero iniziare i trails .


tivoli para

Gia’ … i trails … una freccia indica Superintegrale, Marshall e g-line a destra …. a destra ma dove ?
L’altopiano pare solo una discesa di erba e sassi, senza una traccia precisa.

tivoli top
Il gps dice di girare a sinistra … ma non intravedo l’ombra di sentieri .
Fortunatamente arriva via Facebook l’aiuto di Marco, ed effettivamente costeggiando il recinto della piattaforma si inizia a vedere un
segno marrone, ecco la nostra traccia che ci portera’ad un bivio, purtroppo anche questo poco chiaro.

tivoli suprint

Stavolta mi aiuta il GPS, che dopo un po’ di ravanamenti mi conduce alla Superintegrale, che inizia con un lungo e panoramico mezzacosta senza #nientedidifficile se non  qualche pietra fissa. Un breve tratto pedalato ci porta all’inizio del bosco, dove l’umidita’ la fa da padrona, e dove si puo’ scegliere la variante gangster line, traccia super flow la cui unica insidia è data dal terreno umido ricoperto di foglie per il resto tutto da lasciare correre e saltare. Imbocco un’altra variante che termina con un bel ripidone, e poi in breve si ritorna al punto di partenza.


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Pur implicando una salita abbastanza impegnativa, il giro è breve e decido di ripeterlo … la temperatura è salita e il cielo si è aperto .. si risale, stavolta senza soste.

ripoli io ripoli

Non conoscendo molto la zona ripeto lo stesso trail, stavolta riuscendo a imboccare come variante la parte finale di “mulo pazzo“,  un pochino piu’ lenta e con qualche roccia fissa infda e nascosta in piu’, ma comunque niente di complicato.


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Concludendo : location interessante, da approfondire e ri-visitare con terreno piu’ asciutto. La traccia da me seguita e che riporto è adatta anche a principianti, e con le dovute accortezze percorribile anche con una front.
Unica nota negativa la poca segnaletica, senza gps non è fattibile se non si conosce il posto, meglio comunque contare sull’aiuto di qualche local .

Relive

Traccia

Raduno Stonati MTB Mandela 2017

Report: Raduno Stonati MTB Mandela 2017

Devo ammetterlo: se in qualche modo lo scorso anno sono riuscita a riprendere ad andare in mtb con costanza anche qua nei dintorni di Roma e non solo in ferie lo devo un po’ anche agli Stonati, gruppo di enduristi incontrati per la prima volta a Monte Cavo, mentre pedalavo con #Slayerina e il naso dentro al GPS cercando di capire come si prendevano i sentieri … Grazie a loro ho iniziato ad avere un po’ di idee su come dove, quando e perchè girare in bike in Lazio e vicinanze.
Quindi quest’anno, complice una buona situazione meteo e location relativamente vicina ho deciso di partecipare al raduno organizzato da loro, sia per dare un “volto” a nomi dei membri di un gruppo facebook che per conoscere nuovi trails. In genere non amo la confusione e preferisco girare in gruppi piu’ ristretti e a volte ho anche bisogno di stare da sola, ma devo dire che poter incontrare cosi’ tanti bikers accomuati dalla stessa passione non mi era mai capitato …. Ho poche infos sul giro, e come sempre in questi casi la paura di non essere abbastanza allenata e fare il fanalino di coda è sempre un pelo presente , complice anche la massiccia presenza di elettrici.

Ho poche infos sul giro , quindi si segue il gruppo, sperando sempre di non essere troppo lenta … Dopo un prima parte su strade secondarie
asfaltate e poi bianche, si arriva in un bel prato, dove ci attende una divertente e spettacolare demo freestyle con il pro rider Luca Belli,
che ci mostra come saltare nientemeno che un pickup …

kiaz bicinatura

Siamo davvero tanti … non credevo che un evento non agonistico potesse attrarre cosi’ tanti bikers appassionati. Peccato che, come sempre di ragazze siamo davvero poche …

stonati gruppo

Un breve breifing riguardante le eventuali difficolta’ i del percorso e si ricomincia a salire, con ultima tratta a spingismo fino all’imbocco
del primo trail, realizzato da poco e per questo ancora abbastanza grezzo ma comunque divertente, senza particolari difficolta’.

kiaz 1

kiaz 2

Purtroppo causa foratura siamo costretti a tagliare un pezzettino, e passiamo al secondo trail, che ci portera’ fino a valle. Questo è molto
vario, sempre tutto naturale senza elementi artificiali o costruiti, spaziando tra sezioni tecniche lente parti flow e qualche divertente
ripidone. Non si fa mancare un bel tornantino a sinistra sul quale ovviamente vado dritta.

stonati pont

Il trail discesistico vero e proprio termina, e da qua si coseggia il fiume Aniene, con un piacevole falsopiano, anche se ,la fatica inizia
a farsi sentire. Purtroppo per ritornare al punto di partenza ci aspettano 4 km di salita su asfalto, le mie gambe iniziano ad essere davvero molli e l’aiuto degli “elettrici” è ben gradito 😉 …. finalmente imbocco la strada dove ho lasciato la macchina , abbiamo fatto 25 km con 664 mt D+ , certo st’estate ho fatto di molto + impegnativo, ma io soffro tantissimo il dover affrontare salite al rientro, quindi se proprio vogliamo trovare un qualcosa di negativo … l’ultma risalita per tornare a Mandela … meno male che poi c’è stato modo di recuperare energia con pasta party e l’ottima “birra stonata” artigianale prodotta apposta per l’evento ….

Bella giornata, bella compagnia , meteo perfetto … che si vuole di piu’ ??? Il bis ovviamente !!!

Si ringrazano
STONATI enduro MTB
Bike Store Ciampino
BiciNatura per le foto 😉

TRACCIA GPS :