Era purtroppo o per fortuna un passaggio invitabile. Non sono un atleta e non lo sono mai stata ad alti livelli nemmeno in passato. Non sono “capace” di allenarmi, di fare cose fini a se stesse. Il movimento e’ sempre per me in funzione di un qualcos’altro, del divertimento, o dell’avventurarsi alla scoperta di posti nuovi. Faccio fatica a fare gli esercizi di streching per la schiena, ma quelli mi servono per tirare avanti e per evitare conseguenze peggiori. Premesso tutto questo, sono ormai 3 settimane che non pedalo piu’ con le mie gambe, ma che ho l’aiutino a pile. Qualcuno potrebbe dire che a 42 anni potevo ancora farcela, che potevo tirare avanti ancora un po’, vista la buona uscita dal lockdown grazie all’allenamento sui rulli. Va bene, durante il lockdown ci sono riuscita ad allenarmi, ma non avevo alternative. Costretta in casa era l’unico modo, oltre all’andare al lavoro in bici le poche giornate che ho lavorato, per muovere un po’ le gambe. Ma con tutto il mondo fuori a disposizione l’idea di mettermi a mulinare le gambe con la cuffia nelle orecchie mi prende male. Anche allenarsi outdoor, darsi degli obiettivi, non sempre e’ facile/possibile, sopratutto d’estate in un posto come Roma dove per trovare temperature accettabili devi fare km su km in macchina. Qualcuno mi ha detto comprati una bdc e esci alle 5 del mattino …… ripeto io non sono un atleta. Nessuno purtroppo mi paga per andare in bicicletta. Voglio solo godermi la montagna e superare quei limiti di dislivello che con le mie gambe mi erano quasi preclusi, o trasformavano i giri in autentiche vie crucis aumentando i pericoli in discesa dovuti ad errori da stanchezza. La botta finale che mi ha fatto prendere la difficile decisione e’ stata il giro Zi Chiccu.
Nel giro di poco, la follia mi ha portato a portarmi a casa questo mezzo, forse un po’ sovradimensionato per le mie esigenze, ma pare che io e questa biciclettona a motore stiamo andando daccordo qua sulle alpi Occidentali.
L’ebike offre piu’ accessibilita’ a giri da 1000 d+ a salire in tempi ragionevoli. It’s you, only faster. Sei tu, solo piu’ veloce, recitava lo slogan di un noto brand. E in effetti e’ cosi’ . Le prestazioni saranno sempre proporzionali al proprio allenamento/capacita’, e di conseguenza il range di utilizzo della batteria. Non solo piu’ veloce, ma finalmente in grado di fare salite che senza motore significano prettamente spingismo.
Nuove prospettive e una nuova liberta’, quella di perdersi e di avventurarsi alla ricerca di sentieri semi sconosciuti , di potersi permettere esplorazioni senza la paura di dover tornare indietro spingendo la bici. Sicuramente vengono a mancare il senso di conquista e di “avercela fatta” ma si aprono altri orizzonti, che ben rispecchiano quella parolina a me tanto cara e da cui e’ iniziato tutto: FREERIDE (nella traduzione letterale del termine, girare liberi).