Buongiorno a tutt* e buon Natale (si fa per dire)
Qualche giorno fa e’ uscito un comunicato stampa della Regione Liguria in cui si parla di una “tassa” (si, chiamiamola con il suo nome) per circolare in mtb sui sentieri della Liguria. Per conoscenza incollo qui uno dei siti su cui e’ presente tale comunicato :
Si sono immediatamente creati allarmismi , schieramenti e polemiche su vari canali social che trattano la MTB.
Adesso vi dico la mia personalissima opinione. Intanto leggere bene il testo (al momento non sono riuscita a trovare documentazione ufficiale sul sito della Regione Liguria, quindi fa fede il comunicato stampa di cui sopra) puo’ essere un primo passo verso la comprensione della situazione e delle intenzioni.
Si parla di un’iniziativa che parte dal Finalese , zona che ha reso la Liguria famosa per la MTB in tutto il mondo, e la “sperimentazione” con tutta probabilita’ partira’ da li. In tale area molti di voi sapranno che esiste gia’ un meccanismo volontario (e poco costoso) al supporto delle attivita’ di manutenzione, la “FOR you card” , accolta in maniera positiva da molti bikers. Potrebbe trattarsi quindi di un estensione con connesso obbligo di possesso di tale tessera o qualcosa di simile ma gestito da enti pubblici, a tutte le provincie di Savona e e Imperia , con possibilita’ futura di estensione all’intera regione se la sperimentazione funzionera’ . Si parla comunque di “consorizi di associazioni”, quindi, per farla
semplice, il provvedimento verra’ applicato dove esiste (o verra’ costituita) una realta’ strutturata che si occupa della manutenzione ed eventuale realizzazione di tracciati RISERVATI alla MTB.
Non sono un assidua frequentatrice del finalese anzi posso dire di frequentarlo esclusivamente per ragioni professionali.
Chi mi conosce e/o ha seguito in passato questo blog sa che il mio stile e’ piu’ orientato all’all-mountain anche tecnico quindi personalmente la cosa mi sfiora appena . Trovo corretto supportare chi si sbatte per rendere fruibili A TUTTI sentieri che magari resterebbero dimenticati e mangiati dalla vegetazione , ma una normativa che riguardi una regione intera che presenta anche differenze
morfologiche non trascurabili mi sembra eccessiva. E comunque l’importante sarebbe fare in modo che questi contributi arrivino REALMENTE
a chi fisicamente sui sentieri ci mette le mani.
Inoltre, sara’ da vedere come penseranno di strutturare questo abbonamento : non mi sembra assolutamente corretto imporre una quota annuale a chi frequenta solo occasionalmente una determinata zona (penso a tutti quelli che anche solo 1/2 volte l’anno vanno a Finale in giornata dal Piemonte) , si spera che le amministrazioni abbiano pensato anche a questa opzione, tutt’altro che rara e che rischia di tagliare una importante fetta dell’utenza delle zone interessate.
Al momento i territori che ho vicino a casa (levante genovese) e frequento piu’ spesso sono ben distanti dall’applicabilita’ pratica di questa normativa salvo forse
qualche eccezione (ma nemmeno troppo vicina nel caso specifico …) … Forse (e dico forse) l’unico reale riscontro positivo di questa cosa, per zone che vanno al di fuori di quelle “famose e quotate”, potrebbe essere lo sfruttamento di tale norma per la riapertura e regolamentazione di aree su cui attualmente sono in vigore divieti assoluti ufficializzando percorsi ad uso esclusivo (e nel caso specifico,
che volutamente non nomino ma chi frequenta la zona sa …) , ma anche qui la vedo complicata.
Concludo ribadendo un concetto che mi sta a cuore : La Liguria in MTB non e’ solo FINALE.
La MTB non e’ solo sentieri super pettinati e “veloci” per farci i KOM.
La MTB e’ scoperta , improvvisazione, mettersi in gioco anche su aspetti che non implichino per forza competizione in termini di tempi.



La Liguria e’ spettacolare tutta e i panorami che si godono in mtb sono unici. Magari questo provvedimento potrebbe far riflettere e provare a valutare anche “percorsi alternativi” al di fuori del super preparato.
Vi auguro ancora Buon Natale e vi aspetto nella “mia” Liguria 😉