MTB: Antrodoco Le Vie del Marrone

Le vie del marrone
Test Ride del tracciato della omonima Cicloturistica Mtb in programma l’1/11 ad Antrodoco(Rieti)

Dal sottotitolo qualcuno potrebbe temere che la sottoscritta abbia cambiato specialita’ strizzando l’occhio all xc …
Bene non è certamente cosi, in quanto il desiderio di provare questo giro nasce da un paio di video visti su facebook che ben si discostavano da quello che si trova nella gran parte degli eventi dedicati ai pedalatori … a questo si aggiunge una gia’ maturata curiosita‘ per la zona (in particolare per il noto trail zi chiccu … ) , quindi eccoci qua, stavolta da sola in compagnia del GPS a provare questo giro.

Sulla carta siamo di fronte a poco meno di 30 km e circa 1000 d+ , divisi in 3 salite con rispettive discese.
La mia analisi sara’ come sempre da endurista easy non agonista, amante delle discese come “premio produzione” per la fatica in salita (#salgoperscendere).

Cominciamo dal primo trail, segmento Strava Rocchetta .
Si sale per guadagnare 150 d+ prima su asfalto, poi sterrato un po’ polveroso dal grip non ottimale … pendenze sempre mediamente da 46 per me, con qualche piccola tregua, ma caldo a parte, almeno si ha la piacevole sensazione di salire, cosa che sugli appennini non è mai scontata .

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Non esenti da fatica arriviamo all‘attacco del trail, che parte molto flow e facile, ma che si inasprisce nella parte finale con tornantini strettissimi e grip scarso, grazie al quale perdo aderenza e non riesco a chiudere la piu’ stretta delle curve.

Attraversiamo dunque il paese di Antrodoco, e ci avviamo verso la seconda salita, stavolta sul versante opposto, piu’ fresco e anche piu’ pedalabile … qua troviamo un mix asfalto sterrato, che dopo qualche tornante ci conduce ad una bella e panoramica radura.

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La strada e la traccia, dopo aver guadagnato circa 270 d+ in 4km, iniziano a perdere quota … su asfalto …
La cosa non mi convince, vedo un attacco di trail ma il gps dice di andare dritti … mi fermo, ritrovo il video su facebook e osservo bene. L’attacco è segnato con una palina bianca e rossa devo trovare quella. Chiedo a dei passanti, e mi confermano che purtoppo devo perdere ancora quota su asfalto. Dopo altri due tornanti asfaltati ecco l’attacco del trail San Francesco.
Lo riconosco dal video … promette davvero bene peccato per il quantitativo abnorme di ricci di castagne, che coprendo quasi in toto la traccia rendono la guida difficoltosa e lenta. A parte questo imghippo il trail è tutto curve e controcurve con sponde naturali, qualcosa di veramente raro da vedere in giro … da ripetere sicuramente con un terreno meno sporco.

(video)

Sbuchiamo su asfalto in quel di Borgo Velino, ci prendiamo una breve pausa nella piazza del paese e ci prepariamo ad affrontare la seconda parte del giro, che risultera’ essere la piu’ impegnativa.

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Si inizia tranquilli con un rilassante singletrack in piano, che costeggia il torrente Velino. Si attacca poi a salire, prima su asfalto poi su sterrata/cementata … e dovremo guadagnare poco piu’ di 500 mt d+ in 6 km. La salita attraversa tutta una serie di castgneti, che hanno la peculiare caratteristica di essere tutt’altro che fitti, regalando all’ambiente un qualcosa di particolare che ricorda alcune zone della Liguria. La salita è sempre pedalabile ma non molla mai, il 46 è d’obbligo, le pendenze sono sempre attorno al 10% , costringendomi ad una velocita’ davvero ridotta. Dopo quasi due ore e molta fatica arriviamo nel punto piu’ alto.

top top mtb

Da qua si scende … su strada sterrata per un bel po’ purtoppo … fino ad una breve risalita (fatta a spinta per stanchezza) da cu’ comincia il penultimo simgletrack, che non presenta particolari difficolta’ o caratteristiche salienti . Un’altro collegamento noioso su tratturabile double track , poi finalmente l’ultimo trail, molto bello , che inizia con un traverso in lieve contropendenza e poi scende deciso, con un paio di ripidi, parti strette un po’ esposte, qualche rilancio, una parte flow e un paio di immancabii tornanti per chiudere.

(video)

Di tutti i trail questo è il piu’ vario ma è dura dire se sia valsa la fatica fatta per arrivarci … Si chiude rientrando ad Antrodoco e al parcheggio, dopo quasi 6 ore di cui 4 e mezzo in movimento.

Tirando le somme da appassionata di enduro e comunque di discese divertenti, quel che posso dire è che il secondo trail, San Francesco, vale assolutamente il giro. Non è lungo, ma presenta tutta una serie di caratteristiche che raramente si vedono in trail naturali. Uno di quei trail che vorresti rifare subito, per capirlo meglio e affrontarlo in modo piu’ scorrevole. Anche il primo trail si difende, con un ultima parte che puo’ mettere in crisi se non si dispone delle giuste tecniche.
Nella seconda parte invece, rispetto a tutta la salita i singletrack interessanti sono limitati, riducendosi circa a 3.5 km su 6 totali di discesa, con stradotti di collegamento “inutili” .
Sarebbe molto interessante cercare di capire se si puo’ escogitare in zona qualche giro piu’ “enduro” , limitando al massimo i “trasferimenti in discesa”. Comunque l’impressione resta positiva, sia per l’ambiente e il paesaggio (che ricorda a tratti l’entroterra ligure) che per la qualita’ dei sentieri. Resta la considerazione che il percorso da me provato è stato concepito per un evento di tipo cicloturistico, quindi orientato ad un pubblico molto eterogeneo, e in tale ottica (dopo l’esperienza fatta a Formello) posso capire la presenza di tratte di collegamento atte a sfoltire il gruppo.

Un particolare ringraziamento va al local Enrico dell asd Monte Giano – Antrodoco per la traccia. Da segnalare anche le ottime e precise indicazioni lungo il tracciato ;). 
Da tornarci sicuro, peccato solo per la notevole distanza da Roma Sud.

Per chi fosse interessato/a alla cicloturistica contattare mtbmontegiano@gmail.com

Volantino evento 

Traccia gps gpx

Relive

Relive ‘Vie del marrone Antrodoco’