MTB: test Thok Mig 2018

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Test : e-mtb thok Mig 2018

Anche quest’anno a Formello si è svolto l’italian bike test tour, e malgrado il maltempo ho avuto l’occasione di riprovare l’ebike Thok Mig, gia’ “assaggiata” un anno fa. Ho scelto propio questa bici in quanto è una delle poche elettriche che mi attraggono: la geometria non troppo
esasperata e la compattezza la rendono appetibile anche a ragazze (piu’ o meno cresciute).

La bici testata è il modello Mig, allestita con gomme 27.5 plus, forcella yari, ammortizzatore superdeluxe, trasmissione sram NX 11v, freni shimanao deore con dischi da 200. L’aiutino (o meglio aiutone) elettrico è delegato ad un motore shimano.

A questo link l’allestimento preciso: https://www.thokbikes.com/thok-mig-ebike-biammortizzata-27-5-plus

Stavolta sono stata fortunata e ho potuto provare una S (sono 165 x 60kg circa), che ho subito trovato perfetta per le mie misure.

La prima cosa che si è fatta notare è il tubo sella molto basso, che permette un abbassamento notevole del sellino, cosa che rende il reggisella telescopico da 124 mm piu’ che adatto. Questa posizione bella arretrata sara’ come vedremo molto d’aiuto in salti e discese.
Purtoppo il meteo non è stato clemente ed il test è avvenuto sul bagnato, ed in parte sotto la pioggia. in poco piu’ di un ora ho percorso i trail Scoiattolo, cinghiale e parte della Volpe nel Veio bike park.

Partiamo dal punto forte: la salita. Abbiamo a che vedere con un trattore, che non si fa spaventare dalle curve strette in salita dello scoiattolo, e che in modalita’ trail ci porta in cima in due minuti e mezzo e fatica zero… pronti quindi a scendere, lo scoiattolo è il piu’ breve dei trail di Formello, ed è caratterizzato da salti e qualche curva, di cui un paio a gomito,piu’ un piccolo ripido con compressione finale. La bici è un po’ piu’ dura della mia specy, considerando anche le sospensioni non tarate al mio peso, ma globalmente molto “solida” e intuitiva.

Anche nei salti l’adeguamento di stile è minimo, e richiede solo qualche piccola accortezza nell’arretrare il peso per non perdere la bici in aria. Gli angoli non troppo estremi la rendono facile da girare anche nelle curve a gomito e l’impianto frenante
lavora in maniera adeguata al mio peso rendendo tutto abbastanza semplice.
A seguito dello scoiattolo proseguiamo in discesa sul cinghiale, e anche qua troviamo sicurezza nei salti e nei rilanci ..
Tocca risalire, inizia a piovere e mettiamo il turbo … e la noiosa risalita condivisa dai trail pecora e cinghiale diventa quasi un’altra discesa, con velocita’ oltre i 15 km h e un “uphill flow”, ovvero flow, fluidita’ in salita senza compromessi.

Chiudiamo con una breve tratta del trail Volpe, litigando con il fango e mettendo a dura prova le gomme di serie, ma l’ampia sezione fa miracoli e mi lascia in piedi anche sulle contropendenze.

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Rientro ai box bagnata e divertita … il problema, se cosi possiamo chiamarlo è che ho fatto una dozzina di km e un 200 mt di dislivello senza fare fatica … in un posto come Formello girare con una e-mtb è come andare alle giostresarebbe interessante capire quanto e come questo mezzo possa spingersi sul tecnico, in particolare in situazioni tipo scaloni e curve strette.
Altra curiosita’ riguarda la possibilita’ di affrontare salite non pedalabili con le proprie gambe, insomma arrivare la dove ci arrivi o cosi o spingismo … per il resto ogni volta che salgo su un ebike e vado in salita senza faticare mi sembra sempre un po’ di rubare qualcosa, di usare una forma di doping estremo tale per cui non sono piu’ io con i miei mezzi. Tutto molto divertente, ma finchè il fisico regge la sensazione di farcela da soli è impagabile, poi con il tempo si vedra’ ……

Pro : La piu’ simile ad una non assistita tra quelle da me provate.
Contro : come tutte le elettriche, peso, difficolta’ di trasporto se non si è Ulk, limiti in giri am che richiedano portage anche breve (ad es guadi non pedalabili) .

Ammetto che gradirei provarla in sentieri piu’ stretti e tecnici ……