Mtb: Civitavecchia la bestia nera …..

La bestia nera and more ….

Ovvero rotella alto, granata intermedio e basso, ed  appunto la bestia nera: sono stati i trail protagonisti del raduno pre natalizio che ha coinvolto i gruppi dei local Sbroccati (i creatori e manutentori dei trail di Civitavecchia ) , bicinatura e alcuni altri amici tra cui gli elettrici già compagni di altre avventure Guido e Giuseppe .

Ho gia avuto modo in passato di parlare della bellezza della zona e dei rispettivi sentieri, ma stavolta saliremo per un precorso alternativo, un pelo più lungo ma più scorrevole. Arrivo in cima per ultima, tanto per cambiare. Anche se il gruppo è fondamentalmente muscolare il livello è alto, il che mi fa presagire che per le risalite successive sarà meglio farsi aiutare da Giuseppe e la sua e bike .

Ripetitori

Il primo trail previsto è il Rotella alto, già conosciuto. Presenta una nuova variante molto tecnica che preferisco evitare. Proseguiamo con Granata, che conoscevo solo in parte. Questo è un trail che alterna qualche parte più flow ad altre più pedalate, con un immancabile rockgarden.

Rockgarden granata

Si risale senza pause …. Ed è proprio il senza pause che impone il cavo da traino sulla rampa che dalla valle del marangone risale ai ripetitori. Riconquistata (si fa per dire) la vetta inizia il pezzo forte del programma ovvero la Bestia Nera. La parte alta inizia con un buon flow e alcuni salti , tutti evitabili, si chiude con un rockgarden e un faticoso rilancio.

Rotella top

Nella seconda parte, si inizia a ballare : passaggi su roccia di ogni genere più o meno semplici , insomma un giusto preludio a quanto mi aspetta a breve in Liguria. I freni e le sospensioni da poco revisionate fanno il loro lavoro, ritrovo la confidenza smarrita grazie anche al supporto del gruppo, ed ecco che la specy ritrova il piacere di affrontare dei bei roccioni .

Bestia nera rock

Video

Globalmente, mi reputo soddisfatta di come ho superato alcuni passaggi non proprio banali… Il trail si conclude con un divertente guado che poi ci riporta all ultima risalita

video

il giro si conclude con un tracciato inedito, la prova speciale 4 della gara di due anni fa … Niente di difficile , un veloce stracotto con qualche tratta scassata che conferma il buon lavoro fatto sulle sospensioni.

Stanca e provata più che altro dall intensità del giro, completo anche io il giro … Molto molto bello da ripetere senza fretta , con la salita classica o dal cancello rosso. Soddisfatta delle mie performance e invitata a fermarmi al pranzo organizzato dai locals Sbroccati , ben accetto la mangiata conclusiva.

Civitavecchia si conferma un ottima location per migliorarsi senza andare troppo lontano, conto di tornarci più spesso ora che il mio confiidence level è quasi tornato al top.

Grazie a tutti per la compagnia e la pazienza, e come sempre speciale menzione va a Marco di bicinatura per le bellissime foto.

Relive

Relive ‘Ripetitori sbroccati’

Per la traccia vi rimando ai giri in zona precedenti

 

MTB: Civitavecchia – il Cerro

Torna il sole e si va a provare un nuovo trail in zona Ripetitori di Civitavecchia. Si chiama il Cerro, e parte da dietro il 2o ripetitore :

cerro

Come ormai d’abitudine in questa zona il terreno è caratterizzato da frequenti rocce, spesso utilizzate come ostacoli naturali nel trail. Il nuovo sentiero, che ancora deve stabilizzarsi in certe zone, è caratterizzato da contropendenze, qualche curva stretta, qualche gradone. Di tutto un po’, molto naturale nel classico stile che caratterizza questa zona. Non presenta comunque passaggi impegnativi o salti grossi, è tutto fattibilissimo senza studiarci troppo.

cerrokiaz

Il sentiero termina sull’ormai noto stradotto di risalita dalla Valle del marangone. Da qua possiamo risalire, o optare per proseguire su un’altro trail. La scelta è tra Granata e Rotella, e stavolta scelgo il primo, che per me è comunque una novita’. Niente di troppo complesso nemmeno qua, eccezion fatta per un rockgarden un po’ in stile XCO che necessita di slancio, e che non ho osato azzardare.

Dunque risaliamo, per l’ormai nota valle del Marangone, con il solito stop alla fontana.

fontana marangone

Il secondo round di risalita si fa sentire, ma la voglia di fare un’altra discesa è tanta … dalla cima stavolta decido di scendere per il classico Ripetitori , ma nella seconda parte la stanchezza prende il sopravvento e mi fa commettere un piccolo errore nel rockgarden.

top ripetitori

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Video parte alta ripetitori —

Le gambe – e anche le braccia – l’impegno sui trail dei ripetitori non è indifferente – si fanno sentire, e pian piano si riscende verso il mare.
Il Cerro come tutti gli altri non ha deluso, Civitavecchia resta tra i posti nelle vicinanze di Roma l’unico tra quelli da me conosciuti che meglio unisce una giusta difficolta’ tecnica ad uno splendido paesaggio … vale sempre la pena farci un giro, a patto che le condizioni meteo lo permenttano (anche se la zona asciuga in fretta il terreno è meno compatto rispetto a Formello, ergo meglio secco che bagnato).

Seguono video relive e traccia gpx.

Relive ‘Civitavecchia cerro And more. ..’

Traccia:

La Specy alla prova

Primo weekend a Roma dopo le ferie:temperature in ribasso e prima mareggiata che ha regalato qualche onda surfabile.
Insomma finalmenete si intravede l’autunno, anche se le temperature dell’acqua sono ancora molto alte, con conseguente sovraffollamento degli spot sia da parte dei praticanti del surf che dei bagnanti. Le onde di sabato al Circeo erano davvero belle, ma 1h di attesa per parcheggiare e 40 persone in line up tra cui molti principianti hanno reso la mia session meno piacevole del dovuto.

crowdedcarrubbo
Beninteso che di onde ne ho prese e pure alcune belle, ma confesso che tra me e me, mentre nel “traffico” cercavo il mio spazio pensavo “avrei fatto meglio ad andare in bici, domani vado in bici sia ben chiaro … “

Detto fatto: domenica, malgrado la mattina molti spot regalassero ancora onde di qualita’, decido di prendermela comoda e di portare la Specy in un posto che le potrebbe piacere : i Ripetitori di Civitavecchia .

Ci sono 23 gradi quando esco, attorno alle 11, e alle 13 appena 24 alla partenza in bici dalla Coop. C’e’ vento da WNW che rende la  salita piacevole malgrado sia tutta al sole e con le solite rampe ammazzagambe, che con il malefico 42 della specy diventano ancora piu’ dure, ma sempre fattibili, non essendo per fortuna mai troppo lunghe. Il terreno e’ buono anche sulla parte finale, il temporale di sabato notte ha dato una grossa mano per consolidare il tutto.

In cima e’ sempre uno spettacolo, il maestrale ha ripulito il cielo e si vede benissimo tutta la costa …. Peccato solo per il terreno ultra secco, anche qua la siccita’ si e’ fatta sentire e non poco.

ripetitori top
Mi metto le protezioni, monto la mentoniera al casco bell convertibile e finalmente si parte giu’ per il Rotella.
E’ la vera prova della Specy, per capire se davvero passa dove la Slayer non passava . Le conferme arrivano ben presto, chiudo parecchi passaggi in piu‘ e non sono costretta ad usare sempre le chicken lines. La biciona va giu’ tranquila, mangiandosi tutti i sassi che vede, copiando tutto, e dandomi molta confidenza su un terreno dove con  la vecchia slayer avevo molte difficolta’. Giusto in alcuni passaggi dove c’e’ da girare un po’ piu’ stretto si e’ piantata, confermando quanto gia’ “diagnosticato” in alta montagna, ma probabilmente a monte c’e’ un impostazione di guida diversa e un  mio deficit tecnico che spero di riuscire a colmare.

fine rotella kiaz

rotella

Si risale per la valle del Marangone quindi, tra mucche e cavalli come sempre, per andare stavolta a prendere il trail Ripetitori, che attacca con 3 bei passaggi su pietre fisse che con la slayer proprio avevo paura anche solo a provare. E invece con questa stumpjumper me li mangio non dico tranquilla, ma in sicurezza e senza troppa paura di cadere in modi terribili. Le sospensioni fanno egregiamente il loro dovere, e le varie pietre e pietrne, passaggi passaggini e passaggetti diventano quasi flow, chiudendo il trail con una fludita’ mai vista con la slayer e stancandomi molto meno. Grande soddisfazione: finalmente sento effettivamente
la differenza e le potenzialita’ di questa cosidetta “forward geometry” con sterzo piu’ aperto e posizione di guida piu’ centrale.

mukkapazzaa fontana

io

I ripetitori, vista l’ottima performance, diventano forse la location n1 tra quelle a meno di 1h da Roma per come intendo io la MTB: contesto naturale e panorami piacevoli e sentieri molto naturali ma ben fatti dove si e’ intervenuto, dove occorre comunque un minimodi capacita’ di lettura del terreno e il motto “se sei incerto tieni aperto” non e’ sufficente a chiudere alcuni passaggi.
Con queste premesse, ho una gran voglia di tornare in liguria e provarla in quel di Sestri Levante (chi conosce la location sa di cosa parlo)..

Relive:

Traccia :


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MTB: Ripetitori Rotella 4 dummies

La sicurezza post infortunio aumenta, e vista la bella giornata decido di portare #slayerina a fare un ultimo giro ai Ripetitori, prima che il caldo renda questo giro proibitivo. Non amo il caldo e sopratutto faccio molta fatica a svolgere attivita’ fisica quando le temperature aumentano, e gia’ il giro di ieri in alcune salite (ma non solo) si e’ rivelato molto piu’ faticoso rispetto ai mesi invernali.

Velocita’ media da dimenticare, prima salita con le sue rampe impegnative anche se asfaltate affrontata con estrema calma. In cima come sempre pero’ si sta bene c’e’ una bella arietta fresca e il panorama anche se ormai ben noto fa sempre il suo effetto. Senza dubbio meglio quassu’ che ad oziare su una qualche spiaggia del litorale.

rip top

Iniziamo a scendere. Scelgo il Rotella, il piu’ scorrevole dei trails della zona: alcuni passaggi per me sono ancora un pelo complicati, la solita paura sui tratti rocciosi la fa da padrona, ma nel complesso a sto giro mi sembra di aver girato piu’ fluida ed essermi piantata di meno.

Rotella4Dummies from KiaZ bike surf and more on Vimeo.

Mucche pazze che non si spostano a parte, La parte bassa del Rotella e’sempre un mix tra parti un po’ piu’ scorrevoli e passaggi in cui tocca districarsi tra le rocce, con qualche ripidone ostico che stavolta pero’ ho quasi chiuso. Sono andata lungo solo su un tornatino senza sponda su cui mi e’ partito il posteriore.
Sante ginocchiere e santo tutore per la caviglia.

mucca rotella marangone 1 marangone 3 uscita rotella

Sbuchiamo nella sempre bella valle del Marangone , e si riprende piano a pedalare per una seconda run. Sosta obbligata alla fontana,
unica nota positiva per combattere il caldo, che nel fondovalle si fa sentire (e siamo solo a meta’ maggio … )
La risalita e’ molto dura, sia per il fondo supersecco che per le rampe che non perdonano . Fatto sta che non me la sento di salire fino
in cima e opto per riprovare il trail “Razzola“, che fara’ parte della gara di Enduro di fine mese. Questo sentiero lo avevo percorso
la prima volta che sono andata ai Ripetitori, e mi ricordavo alcuni punti abbastanza ostici.

start razzola

razzola strat 2

E’ un sentiero molto fisico, alterna tratti flow a contropendenze piuttosto antipatiche, e dulcis in fundo, un tremendo ripidone che non ho avuto (e che probabilmente mai avro’) il coraggio di affrontare in sella. Diciamo che non e’ il mio genere di trail, almeno, non tutto, ma ha il vantaggio
di essere quello che porta piu’ vicino all’uscita dalla strada bianca che si ricongiunge all’asfalto.

Strada bianca appunto, perche’ purtroppo non abbiamo finto di salire. Un ultimo tratto di carrabile sterrata per arrivare all’asfalto, estenuante sia
per la stanchezza (per chi dice che in discesa non si fatica – in certi rilanci arriviamo a 170 bpm) che per il caldo e l’assenza di vento.

Conclusione: la parte bassa dei ripetitori e’ per me game over fino a quest’autunno. Forse si puo’ fare i criceti sulla parte alta,
molto ventilata salendo fino al cancello in macchina, migliorando le skill sui passaggi tecnici … Ma una cosa e’ certa. In attesa
della trasferta alpina di Agosto tocca trovare posti piu’ freschi per girare (si accettano suggerimenti)


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TRACCIA GPX SCARICABILE NEL PRIMO ARTICOLO, QUA

MTB: Civitavecchia – Rotella – Ripetitori …

Enjoy the silnce: Civitavecchia Ripetitori trail Rotella
(traccia GPS GPX al fondo)

Finalmente una bella giornata soleggiata mi permette di riportare #Slayerina ai Ripetitori di Civitavecchia. Stavolta siamo
entrambe piu’ preparate, e l’obbiettivo e’ il trail Rotella, che non avevamo ancora percorso. La salita a sto giro non presenta
sorprese, le gambe vanno e il 36 fa il resto. In meno di un ora sono sotto al secondo ripetitore. Il vento da est/sudest e’ freschetto,
e in lontananza il mare mi fa pensare per un attimo al surf e alla mareggiata che potrebbe entrare. Lo scirocco pero’ e’ ballerino,
ha i suoi tempi, quindi ben venga la scelta di pedalare. Pochi incontri con esseri umani a sto giro, qualche motociclista, un paio
di bikers molto frettolosi, per il resto mucche, cavalli e silenzio.

mucche io cavalli top

Rimonto la mentoniera al casco Bell convertibile, accendo
la cam e giu’ per il Rotella. I sentieri di Civitavecchia han poco a che vedere con Formello o Monte Cavo. L’ambiente e’ completamente
diverso, molto piu’ selvaggio, il terreno e’ roccioso e insidioso. Non ho un buon rapporto con questo tipo di terreno, quindi vado
piano e cerco di farmelo piacere. Qualche punto dove si puo’ lasciare correre c’e’, ma questi sono i tipici trails in cui ci vuole
un po’ per capire il modo migliore per percorrerli. Ci pensa il paesaggio a compensare le mie skill un po’ limitate, e il silenzio.
La seconda parte del sentiero presenta anch’essa alcuni passaggi rognosetti, nulla di apparentemente impossibile, ma io ho una forma
di blocco psicologico per le pietre fisse, preferisco radici e canali scassati se proprio devo andare sul tecnico, ma in qualche modo si fa.

Siamo a fondovalle , e iniziamo a risalire per la sterrata, tra mucche,cavalli, margherite e fontane. Stavolta risaliamo nuovamente
ai ripetitori, e decido per il sentiero centrale classico. Anche qua pietre e pietroni, e un altro blocco psicologico su un rockgarden a passaggio obbligato. Quando la discesa e’ tecnica la fatica si fa sentire, e non abbiamo ancora finito perche’ ci aspetta il simpatico stradotto
che ci riporta all’asfalto … Un uscita tecnicamente interessante e mentalmente rilassante: tecnica, silenzio, e bei panorami, il tutto
a circa 50 km da Roma ….

cavalli2 slayerina

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top2

DOWNLOAD GPX

 

MTB: Civitavecchia Ripetitori

Prendere la Roma Civitavecchia con #Slayerina a bordo del Qubo anziche’ #Violettablackdog ha un che’ di strano per una surfista.
Ma la piatta persiste ancora a tempo indeterminato, e invece alla biciclettina l’alta pressione e il leggero vento da nord sono ben graditi.
Oggi e’ festivo, fa bello e possiamo permetterci di scoprire nuovi spot: andiamo ad esplorare i Ripetitori di Civitavecchia.
Carico un paio di tracce, leggo qualche recensione in giro. Dovrebbe essere un po’ piu’ tecnico di quanto visto finora nei dintorni di Roma,
ricordando vagamente il genere ligure.
Lascio la macchina nei pressi della Coop di Civitavecchia come consigliato e inizio a salire seguendo la traccia. Si sale per buona parte su asfalto, mai eccessivamente ripido, o meglio mai eccessivamente ripido troppo a lungo, e poi su sterrato ma mai difficile. Qualche tratto
piu’ pendente c’e’, ma se la pedalo io con #Slayerina vuol dire che non c’e’ niente di difficile. Piu’ si sale piu’ il panorama diventa
bello, con vista sul mare anche se un po’ rovinata dalla luce bassa e dalla foschia, ma questa salita, pur essendo relativamente breve
se confrontata agli standard alpini ricorda molto i contesti della Liguria o anche delle Alpi … insomma non e’ la salita fine
a se stessa di Monte Cavo, ma una strada molto panoramica su cui fa piacere pedalare.

selfietop topripetitori2 topripetitori salitaripetitori

Arrivo in cima in circa un oretta, ci metto un attimo a cercare di capire da dove si scende, poi riconosco un drop visto in varie foto e
parto con la prima parte del “ripetitori“. Niente di difficile, ma tanti sassi, terreno molto piu’ naturale e un pelo piu’ tecnico
se confrontato a montecavo o ancor peggio a Formello. Il confronto con la Liguria invece ci puo’ stare, ma per certi versi alcuni
passaggi mi ricordano vagamente la mia amata Supersauze in alta Valsusa …. Finita la prima parte senza difficolta’ riprendo il telefono e cerco di capire dove andare. La traccia non e’ chiarissma …. fortunatamente incontro un local che si offre di farmi vedere un sentiero che e’ stato realizzato da poco : il “Razzola”. Divertente, conR alcuni passaggi tecnici, alcunecparti un po’ antipatiche da rilanciare, e un ripidone finale che mi ha messo un po’ di paura e che per il momento ho preferito evitare.
Purtroppo a fine sentiero il local buca e preferisce rientrare, io invece decido di risalire ancora almeno fino al primo “intermedio”.
Stavolta si risale su sterrata, percorrendo una bellissima e verdissima valle in cui pare l’inverno non esista, in compagnia di mucche e cavalli. Nota positiva la presenza di ben due belle fontane a cui rifonrnirsi di acqua.

vacche pozza salita2 fontana

La salita anche qua, ha alcuni strappi ma non ha mai pezzi ingestibili o ripidi troppo lunghi, e lentamente ma senza troppi problemi arrivo alla fine della prima parte del
“ripetitori”. Non ho tantissimo tempo, e anche se le gambe potrebbero farcela decido di scendere. Per non sbagliare seguo “ripetitori 2”,
che corrisponde alla traccia da me scaricata. Questa seconda parte del ripetitori e’ molto divertente, lascia spazio a un po’ piu’ di
flow anche se alternato a passaggi tecnici, con un rockgarden finale che non sono riuscita a chiudere in sella. Come gia’ successo
in alcuni passaggi in Liguria a Sestri, non avendo molta dimestichezza con le pietre fisse necessito di qualcuno che mi indichi la
giusta linea. Ancora qualche curva e si arriva sul ripidone finale, nientedidifficile anzi piuttosto divertente.

Credevo che tutto fosse finito, e che con una leggera sterrata e poi asfaltata in discesa sarei tornata al Qubo. E invece no, altro che dicscesa … tocca un’altro pezzo di salitelle, niente di che, ma con le gambe stanche si sentono tutte. Purtroppo in questa location
parrebbero non esserci alternative al lasciare la macchina piuttosto distante dal vero inizio dell’anello ….
No problem mi arrabatto e con le mie ultime forze raggiungo l’ultima discesetta su asfalto, e quindi il Qubo.

ripetitorikiaz

Tirando le somme :

PRO :
salita piacevole e panormaica
– sentieri “tecnici il giusto”
– Presenza di fontane x rifornirsi d’acqua
– Ottimo in inverno specie se secco.



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CONTRO :
Collegamento noioso al rientro.
– Senza GPS se si e’ da soli e non si conosce la zona si puo’ sbagliare. Consiglio un buon GPS cartografico.
– D’estate mi sa che e’ troppo esposto al sole per essere fattibile.

DOWNLOAD TRACCIA GPS GPX RAZZOLA + RIPETITORI