MTB: Capanna Mautino

Capanna Mautino – anello da Bousson

Ancora una volta in alta Valsusa, e a sto giro ci resteremo per 3 settimane, quanto basta per girare in lungo e in largo su nuovi e vecchi trail.

Cominciamo con un giro apparentemente corto e facile, in zona Lago NeroMonti della Luna. Trattasi di una versione ridotta di una traccia alternativa per il Col saurel, limitando il giro a poco meno di 700 mt d+ , piu’ che sufficenti a riprendere confidenza con il terreno alpino, ben diverso da quello appenninico.

La salita fino al Lago Nero la abbiamo gia’ conosciuta un mesetto fa : 7 km noiosi quanto bastano con un fondo instabile e breccioloso duro da digerire. Mai pendenze eccessive, tutto pedalbile, ma non propriamente scorrevole. Anche il clima, decisamente caldo per il range di quota (1400-2000) non concilia la pedalata, che procede scattosa e non esente da soste.

In compenso, come sempre il panorama sul lago e la sua conca ha sempre il suo perchè .

lago nero 3 lago nero 2 lago nero 1

Dal lago Nero si guadagnano ancora circa 70 mt d+ con una mezz’ora di spingismo, fino alla Capanna Mautino. Anche da qui la vista sul Fournier e col Begino ricompensa della fatica.

capanna mautino

Finalmente, dopo 8km totali di salita e 670 d+  si inizia a percorrere dei singletrack . Si attacca con un mezzacosta saliscendi parte della marathon Clavierissima, un po’ spaccafiato ma piacevole, panoramico e comunque divertente. Il fondo è molto secco e presenta qualche antipatica pietra mobile, ma nel complesso #nientedidifficile.

bivio

Incrociamo un bivio da cui inizia la discesa vera e propria, verso la strada di collegamento a SagnaLonga. Il sentiero attacca con una pendenza costante mai eccessiva, terreno sempre molto secco e a volte sporco, linee multiple da scegliere, qualche passaggio su radici. Tutto molto da guidare e da leggere le linee, su trail naturale senza sponde o altre amenita’.

trail dh

Il trail attraversa poi nuovamente la strada di sagnalonga , e da qua cambia genere. I boschi lasciano spazio ad ampie praterie, in cui la traccia – che in origine doveva essere una double o una trattorabile – spesso scompare o quasi, e ci costringe ad un divertente freeride in erba alta, il tutto condito da panorami non indifferenti da cui non farsi distrarre troppo 😉

trail 2 trail prati pratoni

Si alterna ancora qualche parte piu’ stretta nei boschi ad altre in cui destreggiarsi tra erba alta e ortiche, concludendo nella strada di salita.

Manca ancora un’ultima parte che risulta purtoppo molto sporca, consiglio di evitarla e di seguire la traccia di salita sulla larga sterrata.

Concludendo, una discesa lunga (6km circa ), varia, sempre naturale e mai troppo complessa. Un giro all-mountain facile senza eccessi ne in salita ne in discesa, ottimo per chi si avvicina o deve riprendere confidenza con la disciplina.

Relive

Relive ‘Capanna mautino’

Traccia

 

MTB: Lago Nero enduro

Il sentiero misterioso … enduro in zona lago Nero (alta Valsusa – Val di thures)

Nella “valle che resiste” dove l’enduro non esiste, o meglio non è cosi’ praticato e conosciuto come tale location meriterebbe  ogni tanto bisogna uscire dagli schemi e azzardare, fidarsi dell’istinto, delle carte e di chi questa montagna la conosce anche se non da biker.
Gia’ da tempo la zona del lago Nero stava nel repertorio delle possibili esplorazioni, ma data la scarsita’ di tracce o la limitazione di queste a giri palesemente xc su noiosi sterrati avevo sempre rimandato per paura di dover rientrare dalla traccia di salita.

Stavolta un qualcosa salta fuori dal sito gpsies, una traccia che dovrebbe prevedere una discesa su singletrack dal Col Begino verso il  lago Nero , zona di prati abbastanza aperta, ben nota d’inverno a skialpers e snowalpers o backcountry riders che dirsi voglia.

Conoscendo le mie gambe e le pendenze in gioco decido di modificare il percorso optando per salire dalla strada sterrata carrabile che sale da Bousson al lago nero anziche’ da Chabaud in val di Thures … i miei lontani ricordi di backcountry rider mi fanno tornare in mente la pendenza non particolarmente dolce della prima tratta di quel pendio … quindi ben venga il classico sterratone.

val di thuras

Come tante altre sterrate dell’alta Valle, anche questa sale dolce e si lascia pedalare, il fondo lascia un po’ a desiderare data
la prevalenza di brecciolino , ma senza troppe rogne arriviamo al lago Nero, quota 2020 circa.

lago nero

Lo scuro piccolo bacino ha un’aspetto diverso da quello invernale, fatico a riconoscere il circondario che anni fa “surfavo” in snowboard.
Inoltre le recinzioni elettrificate verso le praterie da cui dovrebbe svilupparsi la discesa lasciano presagire un possibile rischio di  non percorribilita’ della traccia. Inoltre i tempi di percorrenza sono stati piu’ lunghi di quelli stimati, quindi comincio a ragionare su percorsi alternativi. Una cosa è certa, fa freddo e conviene allontanarsi dalla conca del lago, ripercorrendo la strada a ritroso fino al bivio che dovrebbe portare al collegamento sull’altro versante della valle. Un brevissimo taglio in singletrack naturale , e  dal ponte inaspettatamente si ricomincia a salire, senza troppa pendenza ma con il solito fondo antipatico che nel giro di alcuni metri si trasforma in pietra fissa simil mulattiera, tanto scomoda da farmi optare per lo spingismo malgrado la pendenza non importante.

chaberton spingismo

Finalmente si arriva al quadrivio, siamo nuovamente risaliti poco sopra i 2000, e tocca prendere una decisione.

quadrivio

Scartando a priori la salita verso il colle Begino, le opzioni di discesa diventano due :

1) Scendere lungo la strada sassosa verso Chabaud ed eventualmente inserire qualche breve taglio su sentiero, e poi percorrere tutta la
sterrata lungo il torrente fino a ritrovare la macchina.
2) Dal quadrivio stacca un singletrack. Sulla cartografia di mytrails è nominato Sentiero dei Forestali. Ha un aspetto non molto invitante,
stretto ma comunque curato … potrebbe essere una sola (fregatura per chi legge da fuori Roma) pazzesca o il trail del secolo …

c’è un solo modo per saperlo … andare a vedere … quindi si sceglie la 2.

L’angusto singletrack inizia con un paio di stretti ma ancora fattibili tornantini , poi un pezzo piu’ scassato ma fattibile che faccio a
piedi perchè vagamente esposto e da sola … a seguire un lungo mezzacosta in leggera discesa stretto ed esposto, senza troppe difficolta’ ma
che richiede cautela e attenzione pena la caduta nel burrone … il trail poi comincia fortunatamente ad aprirsi, offrendo una parte
simpaticamente flow, con ampie curve, le pendenze sono un po’ piu’ accentuate a tratti, ma finalmente non c’è piu’ il burrone quindi
si prosegue con un po’ di piacevole scorrevolezza.

Siamo circa a meta’ traccia o poco piu’. Il pendio si inasprisce nuovamente, e il trail inizia ad andare giu’ a serpentina, sempre  esposto ma con traversi fattibili in sella.
Questione diversa è per i tornanti che diventano sempre piu’ stretti e che necessiterebbero la piena padronanza del nosepress
padronanza che ovviamente io non ho e che mi costringe a scendere a quasi ogni curva, complice anche il recente infortunio e il ginocchio non ancora perfettamente stabile.

trail 1 tornantino

L’ultima parte per fortuna si addolcisce, riusciamo a fare qualche curvetta, e per concludere una parte flow ci riconduce sulla strada sterrata che, costeggiando il fiume, riporta sani e salvi a Bousson e quindi alla macchina

Concludendo, una gita avventurosa con 700 d+ che mi ha fatto scoprire un interessantissimo anche se tortuoso sentiero, ma un indubbia palestra
per imparare a fare i conti con tecnica e paure. Una cosa è certa , che per fare trail non esplicitamente bike oriented il nosepress va imparato, e va imparato in maniera sicura. Deve diventare un automatismo. Solo cosi’ finalmente potro’ godermi appieno questo tipo  di trail, molto frequenti in contesti alpini e non solo.

In bikepark sono buoni tutti !!!

Traccia – Fornita a proprio rischio e pericolo. Come descritto il sentiero non è facile, ha delle affinita’ con il singetrack de l’infernet aggiungendo pero’ il non trascurbile fattore esposizione. La sottoscritta declina ogni responsabilita’ legata all’utilizzo, ognuno deve essere ben cosciente del proprio livello/limiti 


video relive

Relive ‘Lago nero enduro’