MTB: Formello, la Pecora, video e traccia GPS

In sella a Slayerina vi presento la Pecora, ultima creazione dei locals di Formello nel Veio Bike Park. La prima parte e’ molto facile, la seconda invece presenta un divertentissimo canale con saliescendi da montagne russe. Ecco il video, in fondo all’articolo troverete anche la traccia GPS.

La Pecora condivide la traccia di risalita con l’altra new entry, la Capra, sentiero un pelo piu’ tecnico con un grosso salto (evitabile) e qualche passaggio su roccia. Entrambi si sviluppano nella parte alta della macchia di Sacrofano, e possono essere percorsi anche in condizioni di discreta umidita’ (al momento della ripresa del video piovigginava a tratti) .

formello capra pecora

Formello si conferma una location spettacolare per avvicinarsi e migliorare nella MTB. I sentieri sono divertenti e davvero ben tenuti, adatti anche alle front con le dovute cautele, inoltre anche le rissalite sono su sterrato e su singletrack, tutte all’interno di un’area protetta, questo rende impossibile effettuare risalite meccanizzate (i percorsi comunque restano piu’ sul genere easy enduro/trail, raramente ho visto bici con forka a doppia piastra) rendendo il posto veramente ideale per allenarsi in tranquillita’ nel verde a pochi km da Roma.

Ieri e’ anche stata l’occasione per provare il nuovo upgrade di Slayerina, un nuovo manubrio RaceFace Riser largo ben 780 mm

slayerina manubrio

E’ ancora un po’ presto per trarre conclusioni, ma in questa prima prova posso dire che i cm in piu’ (l’originale era da 720) aiutano molto in discesa a mantenersi stabili in velocita’ e migliorano la confidenza sui salti, ma non solo: ero molto scettica sulla guida in salita con questo manubrione, invece anche qua specie nei passaggi tecnici e nei tornanti aiuta a tenere tutta la bici stabile.

manubrio race face

Si tratta di un upgrade relativamente poco costoso (su siti come crc e probike si trovano manubri di questo tipo tra i 30 e i 50 euro) che puo’ pero’ dare nuovi “imput” specie a bici un po’ datate o entry level.

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Per concludere, come anticipato ecco la traccia GPX: comprende tutta la parte alta del park di Formello, quindi Scoiattolo, Capra e appunto la neonata Pecora:

DOWNLOAD GPX

Si ringrazia MTB FORMELLO per il gran lavoro su questi sentieri 😉

 

MTB: Una strana coppia a Formello – Slayerina vs E-Bike Cube

#Slayerina e’ vecchia lo sappiamo : e’ una 26, e’ pesantina, il pignone piu’ grande e’ il 32 …. Pedalarla richiede un po’ di pazienza e un po’ di fatica. Il reggisella telescopico ha fatto tanto, e altrettanto fara’ l’imminente arrivo del pignone da 36 al posteriore, ma resta comunque un oggetto che pesa 15 kg, e che per salire ha bisogno del suo tempo … mettiamoci anche che la padrona non e’ di certo sto mostro come gambe …. insomma abbiamo capito. Per portare su la Slayer ci vanno fiato, gambe e tanta buona volonta’, specie su tracciati vagamente tecnici con qualche strappo …. stiamo parlando del solito Formello, che di questi tempi causa meteo avverso e’ diventato il mio spot primario in mtb, grazie al terreno che drena facilmente.

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Credo che a qualunque biker prima o poi capiti di imbattersi nell'”amico che si e’ preso la bici elettrica o meglio e-bike.
Bene nel mio caso si tratta di un amico surfista, felice possessore di una e-cube front 29. Da un po’ avevamo in mente un giro assieme, e gli avevo proposto Formello, vista l’accessibilita’ dei trails anche alle front e la presenza di salitelle piuttosto simpatiche dove l’avere il motore fa la differenza. Finalmente oggi riusciamo a beccarci e farci questo divertente giretto.

Io ho le gambe molli: e’ stata una settimana piuttosto intensa per le mie gambine: anche ieri pomeriggio ero a Formello, facendo le corse
contro il tempo ho girato i 3 trails nel mio tempo record di 1h 35 minuti … ma no problem, tanto sapevo che il confronto con una
bici elettrica in salita e’ improponibile. E come volevasi dimostrare su per le rampe di salita allo scoiattolo la e-cube scatta
mentre io annaspo con slayerina, vagamente invidando l’amico elettrificato.

Comincia la prima discesa, e per me il divertimento … anche l’elettrica pare cavarsela e il mio distacco non e’ mai eccessivo.

Tra curve e saltini siamo al fondo del Cinghiale e tocca risalire … ovviamente io fatico, il mio amico no, ma decide cmq di lasciare
il rapportino e mantenere il mio lento passo. Slayerina arranca nei boschi, le gambe credevo peggio ma vanno. Certo lui potrebbe
scattare e metterci la meta’ (se non di meno) del mio tempo per arrivare in cima …. ma ne approfittiamo per chiacchierare e fare
qualche foto.

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Terminata la piu’ lunga delle risalite, il fatidico momento. Decido di provare il mezzo motorizzato. Avevo gia’ provato un paio di e-bike,
ma solo in pianura e su asfalto, quindi in pratica non ho termini di confronto. Salgo sulla cube, e’ una M come taglia, ci sto abbastanza bene,
non e’ troppo grande. Scendo un pelo in basso, e in discesa la presenza del motore che scatta subito e ti fa camminare di brutto un po’
mi spaventa, complice anche il fatto di aver a che vedere con un frontino da 29 che in realta’ a livello di inerzia e’ piuttosto
pesante. Al primo slagro decido di fare inversione di marcia e vedere quel che piu’ mi interessa: la salita.

Bene … la bici e’ a un livello di assistenza intermedio …. e basta girare i pedali e questa va su da sola … senza il minimo
sforzo … cammina al punto di doverla piegare in salita, cambiando totalmente la tecnica per fare i tornantini.
Impressionante … e non oso immaginare cosa fa una full … un vero giocattolo per criceti ….

Riprendiamo il giro con ultimo strappo sulla Volpe, trail che piace all’elettrica ma un po’ meno a slayerina
(e alle mie gambe) nelle parti da rilanciare…. fatta eccezione per i divertenti salti dell’ultima parte….

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Io sono vagamente stanca, il mio socio elettrico pare abbia fatto il giro dell’isolato.
Riprovo l’elettrica anche per lo stradotto di rientro al parcheggio …. inutile dire che sulla salita scorrevole va da sola arrivando anche a velocita’ vergognose.

La particolare giornata mi ha fatto riflettere sul mondo “elettrico”, capendone un po’ meglio il funzionamento e il suo perche’.
Per me la MTB e’ uno sport, un modo per stare all’aria aperta ma anche un modo per mantenermi in forma e migliorare fisicamente e/o contrastare la vecchiaia che avanza. Odio le palestre e tutte le cose fini a se stesse, l’outdoor per me e’ una necessita’ e approfitto delle opportunita’ che ci danno gli elementi naturali per allenarmi e migliorare.

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In quest’ottica, al momento, la bici elettrica non mi interessa. Ammetto che e’ un bel giochino, ma e’ un giochino per cricetare. Puo’ aver un senso in un contesto alpino con giri molto lunghi con molto sviluppo verticale (sopra i 1000 mt di dislivello)…. a patto di imparare a guidarla a dovere perche’ il comportamnto (e il peso) rispetto ad una bici a propulsione muscolare e’ differente e richiede un adattamento alla guida.
Io non mi vergogno di andare piu’ piano. Non accetterei una bici elettrica come regalo da un ipotetico fidanzato biker per stargli dietro.
Qualcuno dice che la e-bike e’ un modo per avvicinare alla mtb il gentil sesso …. beh forse e’ un modo per avvicinarsi alla montagna. Ma non alla mtb intesa in quanto sport. Ovvio che poi con l’avanzare della vecchiaia e il conseguente abbassamento delle performance del sistema cardio-vascolare si vuole ancora stare all’aria aperta … ben venga la e-bike, ma finche’ ci son le gambe … chi va piano va sano e va lontano ….
con la propria forza esclusivamente umana e muscolare.

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