Test Garmin Forerunner 30 cardio da polso + GPS

Test Garmin Forerunner 30 cardio da polso + GPS

Da circa un mesetto sto provando in bici il cardiofrequenzimetro da polso Garmin Forerunner 30. Si tratta dell’entry level con gps della casa, nato in realta’ per il running ma piu’ che utilizzabile in mtb se non si hanno particolari esigenze. Al momento posso reputarmi soddisfatta del prodotto, che pare piu’ affidabile di altri di prezzo comparabile.
Premetto che il cardio da polso non funziona bene a tutti. Se come me non gradite la fascia (per le donne puo’ essere scomoda) vi consiglio
di cercare di provarlo prima di comprarlo, in quanto il sensore potrebbe avere qualche difficolta’ di lettura su polsi troppo grossi o troppo fini, e puo’ essere impreciso nel rilevamento di cambi improvvisi di ritmo. 

Veniamo al prodotto che sto usando : esteticamente è sobrio sopratutto con il cinturino grigio e puo’ essere tranquillamente usato da orologio nella vita di tutti i giorni. Ha alcune funzioni tipo smartwatch, conta i passi e le calorie bruciate. Dall’app si trova anche un interessante divisione tra le calorie consumate a riposo e quelle in attivita’.

cardIo1 cardIo2

La lettura della fc al polso viene fatta tramite 3 sensori. questo rende il prodotto piu’ affidabile di altri. Dopo 1 mese di utilizzo in bici e 16 registrazioni, solo una volta il dispositivo ha mostrato per qualche istante valori non coerenti. I 3 sensori sono, tra l’altro, a differenza che in altri prodotti, leggermente in rilievo rispetto alla base, questo probabilmente aiuta ad evitare spostamenti accidentali e difficolta’ di lettura. Il cinturino va stretto il giusto,il cardio funziona anche se non e’ stretto a morte ma va comunque tenuto abbastanza aderente: il display si legge bene anche con forte luce ed il dispositivo funziona anche in acqua fino a 3atm, perdendo sicuramente di affidabilita’(non ho fatto ancora test in mare) .

Per quanto riguarda il tracking gps risulta preciso e la traccia puo’ essere scaricata in vari formati dal sito web garmin connect sul quale è necessario registrarsi per dare al device piena funzionalita’. Oltre a registrarsi su garmin connect è necessario installare la rispettiva app su smartphone. Questa, almeno per quanto riguarda android, è piuttosto pesante, e richiede un centinaio di mb liberi. Ammetto che avendo un telefono di fascia medio-bassa non è stato facile liberare spazio e ho dovuto fare qualche rinuncia.
L’app e l’orlologio si parlano in bluetooth: comunque durante la registrazione si puo’ tenere tranquillamente il bluetooth spento e syncare i device a fine giro. La sincronizzazione non sempre è veloce, e necessita di copertura dati per funzionare.

snap app1 snap app 2
Una volta sincronizzato possiamo visualizzare tutti i dati piu’ interessanti registrati: traccia,km,guadagno quota, kcal consumate e ovviamente i grafici della frequenza cardiaca in funzione del tempo ... avrei preferito i km come “x” ma pazienza.
Accedendo al sito da computer è tutto un po’ piu’ chiaro, si puo’ mettere come x anche la distanza, e con un po’ di smanettamento e qualche tool esterno si possono anche esportare i dati in excel e divertirsi a processarli come meglio si crede.

ggg calc

 

Concludendo, un ottimo dispositivo con un buon rapporto qualita’ prezzo per il comune mortale che vuole monitorare le prorie uscite e avere qualche dato generale in piu’ sul proprio stato di forma fisica (passi, kcal, sonno) .

PRO:
3 sensori al polso, buona precisione (dato soggettivo)
prezzo accessibile
gps integrato
export dati nei principali formati.

CONTRO
App “pesante”
necessaria rete dati x sincronizzazione
durata della batteria piuttosto limitata

 

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Quante calorie si bruciano con il surf ?

Quante calorie si bruciano facendo surf ?

Quante calorie si bruciano facendo surf ? Meno di quanto molti immaginano.
due session di longboard molto simili come intensita’ mare piccolo, liscio e divertente, periodo lungo affollamento medio-alto.
Insomma una tipica situazione italiana. Al cardiofrequenzimetro l’ardua sentenza :

cardio surfcardio surf 2
Come potete vedere nella migliore delle ipotesi siamo attorno a poco piu’ di 300 kcal/h … insomma una passeggiata un po’ veloce 😉
La sottoscritta ha comunque un buon allenamento a livello di remata, e remare mi impegna poco piu’ che camminare.
Abbiamo un po’ di picchi esplosivi nel momento dei takeoff , ma considerati i notevoli tempi morti il dispendio e’ tutt’altro che
elevato. Lavorare comunque si lavora, standup e controllo della tavola richiedono una buona base atletica.

Con questi dati alla mano sottolineo il fatto che il surf come unico sport – praticato magari solo nei weekend – non e’ sufficente per mantenersi in forma, a meno che non si segua anche un qualche programma di preparazione atletica a secco …

Sarebbe interessante confrontare i miei dati con quelli di qualcuno che surfa con la shortboard, per avere un termine di paragone e
per capire se la diversa galleggiabilita’ della tavola influisce sul dispendio energetico.

Insomma stare in acqua fa bene, sopratutto dal punto di vista psicofisico, ma considerata anche la discontinuita’ delle condizioni
meteomarine nostrane non possiamo affidarci al surf per restare in forma o ancor peggio perdere peso.

Altro parametro da tenere in considerazione e’ il livello del surfista : molto probabilmente un principiante alle prime armi , magari poco allenato dal punto di vista aerobico avra’ un dispendio maggiore, facendo piu’ fatica nel compiere movimenti nuovi . Allo stesso modo utilizzare una tavola a cui non siamo abituati. Dubito fortemente che dovendo remare una tavola corta riuscirei a mantenere la frequenza cardiaca media a 108 bpm …. insomma surf 4 fun, not 4 fitness 😉

circeo sliding circeo turn

Tutti i rilevamenti sono stati fatti con il cardio waterproof da polso MIO ALPHA2

mio alpha su crc

Test Cardiofrequenzimetro da polso MIO Alpha 2

Da un po’ di tempo volevo ricomprare un cardiofrequenzimetro. Ho usato per un breve periodo un paio di modelli decathlon economici
dotati di fascia, il loro dovre lo facevano ma il sistema puo’risultare piuttosto scomodo per una donna, almeno per la mia esperienza.
Quindi mi sono orientata su un prodotto con sensore al polso, sempre piu’ diffusi e accessibili. Volendo usare il dispositivo anche
in acqua la scelta si restringeva a modelli impermeabili almeno a 3 ATM. Con il mio budget limitato i modelli appetibili non sono tantissimi, e la scelta e’ caduta sul MIO Alpha 2, che gia’ avevo addocchiato da un po’ su alcuni siti web.

mioalpha2

Il MIO Alpha 2 e’ un orologio/cardio “puro” . Non e’ una fitness band/smartwatch , quindi non ha funzionalita’ extra oltre a quello
per cui e’ stato concepito, ovvero rilevare la frequenza cardiaca, calcolare le calorie consumate e gestire le zone target. Queste
tre cose le fa in maniera piu’ che dignitosa.

Il device e’ un pochino macchinoso da programmare la prima volta, l’assenza di touchscreen e la presenza di due soli pulsanti rende
un po’ complesso il primo setup, ma poi una volta capito e imparata la sequenza di tasti tutto va per il meglio. Dopo aver inserito
i propri dati e la frequenza cardiaca massima (calcolata automaticamente con la forumula 220-eta’, ma modificabile manualmente)
vengono calcolate le zone target, ed e’ possibile scegliere tra il sistema piu’ semplice e classico a 3 zone e quello piu’ preciso a 5 zone.
Il primo rilevamento dei battiti richiede di tenere per alcuni secondi il device fermo, le prime volte potrebbe essere un po’ lento
e richiedere di ripetere l’operazione, ma ho notato che con l’utilizzo quest’operazione si velocizza. Appena ottenuta la frequenza
cardiaca sul display possiamo avviare il timer e iniziare la nostra attivita’: solo in questa modalita’ il device registrera’ i
dati relativi all’allenamento e potra’ fornirci statistiche alla fine.

La prima prova la ho effettuata in mare, con una sessione di surf di 2 ore. Ho tenuto il cardio sotto la muta, la temperatura dell’acqua
era sui 15 gradi e il dispositivo non ha mai smesso di rilevare la FC. Il cinturino, disponibile in piu’ misure sta ben fermo anche
su polsi stretti come il mio senza essere troppo fastidioso . La variazione di zona target viene indicata con il led luminoso (che sotto
la muta non potevo vedere) ma anche con un segnale acusitico. Dopo 2 ore con mare abbastanza impegnativo (non tanto per la misura
ma quanto per la freuqenza delle serie e la difficolta’ a risalire in lineup) ecco le statistiche, che mi sembrano abbastanza prcise:
lo scorso anno avevo usato anche uno smartwatch samsung, e i dati del MIO sono compatibili con quanto avevo ottenuto con il samsung.

Ho voluto provare anche il device durante la stessa giornata in un breve e tranquillo giro in bici. Anche qua nessun problema particolare.
Unica nota negativa rispetto ai prodotti a fascia e’ che a volte il device tende a “laggare” inteso che la frequenza cardiaca mostrata sul display non sempre e’ mostrata in tempo reale, ma richiede probabilmente un tempo di calcolo di alcuni secondi.
A tal proposito consiglio di non fermare il timer appena finito l’allenamento, ma di aspettare qualche minuto in modo di avere la certezza di aver raccolto tutti i dati.


Nel complesso un buon prodotto di fascia econocmica adatto sopratutto per chi fa sport acquatici :

PRO :
Comodita’ e funzionaliita’
rapporto qualita’ prezzo
impermeabilita’ fino a 3 atm
durata della batteria
CONTRO :
leggero lag nel rilevamento della FC
app per smartphone un po’ limitata (ma e’ possibile interfacciare il device ad altre fitness app)
display piccolo, impossibilita’ di vedere contemporanemanete ora e frequenza cardiaca .

Il Mio Alpha 2 e’ acquistabile su CRC

mio alpha su crc