Cadere, rialzarsi, ripartire. Senza paura.
Provare un nuovo passaggio tecnico o un salto un po’ piu’ alto. Queste piccole sfide personali fanno parte di quella che per me e’ la parte piu’ divertente della mountain bike.
Spesso e’ piu’ facile superare i propri limiti quando si e’ in compagnia di qualcuno con un livello superiore al proprio. E cosi’ e’ stato lo scorso weekend in cui ho avuto la possibilita’ (finalmente) di girare in gruppo con Fabio, Sara e Simone: quest’ultimo in particolare e’ un biker di alto livello, con ottima tecnica e allenamento, e la sua presenza e’ stata determinate nel farmi trovare il coraggio di affrontare salti mai provati in precedenza e di aumentare la velocita’ sullo scorrevole riuscendo addirittura a chiudere i “doppi” (salti in cui c’e’ un “vuoto” tra dente e atterraggio) presenti sull’ormai ben noto trail “la pecora” di Formello
Poter seguire un biker esperto e’ molto utile per capire come impostare le curve e come ottimizzare le traiettorie perperdere meno velocita’ possibile. Purtroppo non e’ cosa semplice quando il gap di livello e’ alto, ma la fortuna di non essere l’unica ragazza del gruppetto e di essere in un gruppo con altri biker di livello eterogeneo ha reso la cosa piu’ semplice. Purtroppo la pazienza non e’ dote da tutti, non ho ancora l’allenamento ottimale per seguire gruppi organizzati senza fare la figura del “tappo”.
Quindi domenica e’ stata una grande occasione di darci dentro e affrontare cose mai fatte prima, come il saltone della “Capra”
Il primo tentativo e’ andato alla grande, poi la scimmia mi ha fatto riprovare, e il risultato e’ stato un po’ meno soddisfacente:
carico eccessivo sull’anteriore con splendido volo in avanti … risultato un paio di bei lividi …
Ma poco importa. Il casco Bell (qui il mio TEST) mi ha risparmiato un incontro ravvicinato con il dentista, e per il resto i lividi passano …
ci si rialza e si riparte, senza paura. Certo, bisogna accettare il rischio e sapere che qualche livido e’ da mettere in conto, sempre e comunque.
La paura ci aiuta a conoscere i nostri limiti. E’ normale aver paura affrontando un nuovo passaggio.
Meglio comunque evitare di fare cose che non ci sentiamo di affrontare, specie se siamo da sole/i. E anche quando si cade, conviene
cercare di liberarsi dalla bici quando possibile, sfruttare le protezioni per attutire l’impatto , e se andiamo lungo preferibilmente rotolare piuttosto che infossarsi. In mtb e in particolare nelle discipline gravity si cade, quindi consiglio a chiunque voglia avvicinarsi a questo tipo di tracciati di dotarsi di protezioni (almeno ginocchiere, gomitiere e casco meglio se full face)
Ringrazio ancora Simone, Sara e Fabio x la compagnia e la pazienza 😉 speriamo che ci siano altre occasioni per girare assieme.