MTB: Monte Cavo / Faete / Discesa Canada

New entry: da Monte Cavo passando per il Faete con discesa “Canada”

Diciamolo: anche se molto divertenti, i classici sentieri “numerati”
di monte cavo li conosco ormai a memoria, e viste le condizioni
sullo scassato andante del tre basso (il mio preferito..), mi sono messa alla ricerca di qualcosa di alternativo, magari piu’ flow e apprezzabile appieno anche da amici “frontizzati”.
La ricerca di nuovi sentieri e’ una delle cose che piu’ mi motivano
nell’andare in mountain bike, qua putroppo la cosa non e’ semplicissima in quanto la non-conoscenza del territorio mi ha sempre un po’ bloccato. Fortunatamente c’e’ il GPS ma a volte puo’essere complesso valutare una traccia a freddo, fidandosi dei rari commenti online, senza riuscire a capire bene quale livello tecnico richieda, sia in salita che in discesa, considerato che una cosa “facile” per un endurista puo’ essere difficile per
chi viene dall’xc/marathon, e vice versa.
In questo caso pero’ le cose sono andate diversamente, e ho potuto contare sull’aiuto di un amico “elettrico”, che mi ha segnalato questo “Canada” come molto flow, “piu’ scorrevole del 3” a detta sua.

Conoscendo bene il livello dell’e-biker che mi ha dato la dritta sapevo di andare sul sicuro. Restava solo da trovare una traccia e capire come arrivare a questa discesa per me inedita.
La traccia trovata e’ del 2016. Pronti partenza via, salita
fino al Giuliana, percorro lo stesso e poi le indicazioni
mi dicono di prendere un sentiero a sinistra che entra nel bosco.
Da qua dovrebbe essere un saliscendi/mezzacosta che dovrebbe
condurre al Monte Faete, altro collinotto dotato di ripetitori
ma molto piu’ selvaggio.

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Qualche sbaglio con conseguente ravanamento e qualche pezzo a spinta tocca farlo, sentiero saliscendi con #nientedidifficile, zona molto bella e selvaggia, lontana dall’asfalto e silenziosa come piace a me. Finalmente un’altro posto con panorami e natura interessante. E’ bello andare in bici piano e guardarsi intorno, mentre ci si avvicna all’ambita discesa.
Ecco quindi il Monte Faete, da cui si gode di uno splendido panorama.

E si inizia a scendere, un po’ navigando a vista ma guardando il gps ad ogni dubbio. Siamo su un versante che non conosco, e sbagliare potrebbe costare caro portandomi dall’altro lato del monte. La prima parte risulta un po’ piu’ tecnica, ma senza particolari complicazioni, curve di ogni genere e zone con linee differenti tra cui scegliere. L’obbiettivo e’ sempre quello di evitare i pezzi troppo scassati e optare per le parti piu’ flow.

Mi ritrovo a sbucare in uno stradotto frequentato da cavalli,  la traccia dice che vado bene anche se non ho seguito palesemente quanto indicato sullo schermo … A breve dovremmo imboccare quel che e’ propriamente il suddetto “canada“. Sono un po’ disorientata ma per fortuna mi accodo a due bikers con due frontini che fanno lo stesso percorso. E le aspettative vengono mantenute: #nientedidifficile, flow, curve. Roba che si deve lasciare correre la bici.
Una seconda parte poi un po’ piu’ particolare, dinuovo a scelte multiple tra parti piu’ scassate e linee piu’ pulite. De gustibus.

Insomma un sentiero di quelli che se li si conosce c’e’ solo da  mollare i freni.
In conclusione strada bianca di collegamento fortunatamente quasi in discesa e ultimo kilometro a scelta tra asfalto o trail parallelo nel bosco. Una bella alternativa piu’ lunga al solito tre adatta anche a chi’ e’ alle prime armi e/o guida una front. Da ripetere cercando
di aprire di piu’ 😉

Traccia GPX (indispensabile se non lo conoscete)

Video “relive”


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