Lago Desertes
Il giro del Lago Desertes era un altro giro che avevo individuato da un po’, purtroppo rimandato piu’ di una volta causa notizie di frane che ostruivano il percorso. Nei giorni scorsi pero’ noto su un gruppo relativo alla Valsusa un post di un biker che ha effettuato il giro. Chiedo lumi e mi viene confermata la ciclabilita’ della tratta e l’assenza di frane …
Vediamo pero’ in concreto come sono andate le cose.
La prima parte del giro e’ in comune all’ormai noto percorso dei Tornantini di Millaures, ma stavolta anziche’ scendere proseguiamo nella conca, salendo ancora un pelo, e trovandoci davanti ad una prima, spettacolare discesa di 4 traversi con rispettivi tornantini, mai ripida ma su fondo breccioloso e un pelo esposta. Il panorama e’ spettacolare, circondati ovunque da cime appuntite dall’aspetto quasi dolomitico.
Attraversata una piccola frana, si capisce chiaramente dov’e’ il nostro punto d’arrivo: il lago Desertes si trova al di sopra di una specie di collinotto, ma per arrivarci tocca risalire di circa 100d+. Il sentiero resta pedalabile per poco, e alcuni stretti tornanti in salita in contropendenza mi obbligano a scendere e a fare qualche tratto in walk … tratti in walk che diventano sempre piu’ impegnativi, incontrando prima un passaggio gradonato su radici, e poi una canalina che piu’ che una canalina pare una trincea. E qua le cose diventano molto complesse: io e l’ebike assieme nella voragine non ci stiamo. O ci sta lei o ci sto io. L’unico sistema e’, con molta fatica, spingerla dal sellino (senza poter contare sull’assistenza ovviamente) e/o tirarla dal manubrio girandoci attorno. Cosi’ un po’ spingendo, un po’ tirando, un po’ usando il walk stando a cavalcioni delle trincea e avanzando in ginocchio, riesco, molto faticosamente ad uscirne.
Ancora un po’ di walk e ci siamo. Un gruppo di mucche mi accoglie al lago Desertes, che piu’ che un lago e’ una pozza, o meglio una vasca da bagno per vacche, e finalmente prendo fiato e mi guardo in giro. Il posto, lago insignificante a parte, e’ pazzesco, vette appuntite di ogni forma mi circondano, e poco piu’ avanti troneggia imponente l’onnipresente Chaberthon.
Lasciato alle spalle il “lago presunto tale“, inizio la discesa: un classico flow trail naturale che attraversa le praterie, senza niente di difficile e un paesaggio maestoso a fare da sfondo.
Avvistati i primi alberi, il sentiero si perde, e non e’ facile ritrovarlo senza l’uso del GPS. Bisogna seguire letteralmente la traccia, piegando a destra e attraversando una zona un po’ rovinata dal passaggio delle mucche, per poi ritrovare il sentiero che brevemente conduce ad una fontana. Da qua si prosegue su facile classico singletrack alpino , con fondo variabile da compatto a ex mulattiera un po’ piu’ sassosa, qualche tornante ma sempre indicativamente flow senza niente di complicato, fino a sbucare nella strada dello Chaberton.
(video)
Si scende fino alla localita’ Pra Claud, caratterizzata da alcune casette recentemente ristrutturate, e da qui ci si immette sul primo singletrack di rientro, il Colletto Rosso, facente parte della “Irontibi Challenge” (l’anello creato dall’olimpionico di mtb Andrea Tiberi local di Oulx per un evento virtuale).
Il trail del Colletto Rosso e’ uno stretto mezzacosta con qualche saliscendi, esposto e panoramico ma mai difficile, che ci conduce velocemente all’omonima frazione. Anche qua troviamo un’antica grangia ben restaurata. Proseguendo, il trail sempre con qualche saliscendi tipicamente XC, stavolta nel bosco e senza punti esposti, ci conduce all’abitato di Desertes. Continuiamo a seguire le frecce rosse per un’ultima tratta che risale un po’ per poi, con una bella discesa flow che prevede anche qualche passaggio roccioso, terminare la nostra corsa alla borgata di Soubras, poco sotto Vazon. Un’ultimo tratto su sterrata larga carrabile compatta ci riporta alla macchina, in localita’ PierreMenaud da cui ho iniziato il giro.
In totale, 1100 d+ su 26 km, giro di ampio respiro adatto all’elettrica eccezion fatta per la “canalona”, probabilmente se si e’ gia’ in due si gestisce meglio il passaggio delle bici in quella trincea.
Molto divertenti i tracciati “xc” dell’irontibi, belli con l’elettrica ma sicuramente impegnativi con una full da am/enduro non motorizzata, mentre credo che, se dotati di buona tecnica il giro sia ben apprezzabile anche con un frontino. Volendo si puo’ allungare partendo da Oulx o da Beaulard, aggiungendo ancora o la discesa diretta su Oulx (o quella via Villaretto), oppure, risalendo a Vazon, proseguire con altri due segmenti della Irontibi, il mezzacosta Chateaux Vazon e il divertentissimo e veloce Bealard Superflow. In questo modo il dislivello dovrebbe diventare sui 1500.
Relive
Traccia gps gpx
https://it.wikiloc.com/percorsi-bici-elettrica/lago-desertes-elettrico-54845191