De Briefing #ANNOZERO ValSusa

2023 debriefing

Fase 2 …
Alta Val di Susa, da sempre la mia seconda casa.

kiaz valle rho

Altro capitolo della Sfida con il Destino.

Partenza in salita , incontro/scontro con un mercato molto diverso da quello Ligure e un target molto diverso dalle mie esperienze regresse in centro italia.
In un precedente articolo avevo definito la ValSusa la Valle che resiste dove l’enduro non esiste.
E ancora una volta questa affermazione viene confermata.
O perlomeno, non esiste l’enduro sportivo, quello dei segmenti su strava e delle performance a tutti costi.
Del resto, escludendo Sauze, location che io adoro ma che per il park rider moderno sa di obsolescenza (non) programmata non c’e’ molto di definibile tale in zona nel senso moderno del termine.
Ne consegue che il biker sportivo, o aspirante tale, difficilmente trovi in questo posto quello che si vede in location che han puntato realmente sul bike business.
Quindi oltre all’enduro non esiste nemmeno il bike business ?
Ni.
Non sono un atleta, non ho le competenze per lavorare con atleti, e il mio discorso e’ piu’ che altro legato al tipo di pubblico che puo’ essere attratto dalla Valle: qui e’ “la valle” a proporsi, la bici e’ solo un mezzo.
Sono le montagne, i paesaggi, le location raggiungibili in sella ad un ebike che permettono il funzionamento della cosa.
Tranne rare eccezioni con nomi grossi e camp per ragazzini , oltre che all’Enduro, non esiste la didattica.
Non esiste la “cultura” del gesto tecnico nella mtb. Questa non vuole essere una critica ad un determinato tipo di clientela, ma un minimo di consapevolezza in piu’ (e di rispetto) per il mezzo che avete scelto sarebbe dovuta.
Io nel mio piccolo ho sempre cercato di dare qualche nozione tecnia ai principianti, per permettere loro una guida piu’ sicura.
Ho cercato giri che unissero i nostri fantastici paesaggi a percorsi in discesa piacevoli da guidare, nella speranza di far scattare quella scintilla del piacere di guida della mtb, senza necessariamente dover diventare atleti o pro, che poi ti lega irrimediabilmente a questo sport.
Ci sono riuscita ? In parte si. Ma c’e’ ancora tanto da fare, e sicuramente l’anno prossimo saro’ + preparata e la mia offerta cerchera’ di rispecchiare meglio il mercato.
Manca come gia’ detto un offerta ricettiva bike friendly che offra un buon rapporto qualita’ prezzo.
Sarebbe il primo punto di partenza per uscire dal loop dei weekend warriors, dei proprietari di seconda casa, degli stagionali ecc.

kiaz assietta

Posso comunque reputarmi soddisfatta di come e’ iniziata questa esperienza, e spero che con me lo siano anche coloro che ho avuto il piacere di accompagnare. Adesso e’ ora di tornare in Liguria, nuovo reset e nuovi programmi.