Les2alpes full day : parte 2, bikepark !

Scendo dallo Jandri … stanca ma soddisfatta delle performance sulla neve (che potete leggere nella prima parte del report) mi trascino con i pesanti hardboots fino alla macchina, dove c’e’ #slayerina che mi aspetta. Un brevie break, e si cambia divisa. Via la giacca e i pantaloni da snow, su pantaloncini, protezioni da bike e casco integrale. Monto la ruota anteriore con il perno passante e #Slayerina e’ pronta a questa nuova e incognita esperienza.

slayerina2alpes

Incognita si, perche’ anche i Bikepark si sono evoluti nel tempo, e non e’ assolutamente detto che tutti i tracciati siano idonei ad una bici fondamentalmente da all-mountain. Ma leviamoci il dubbio subito. Decido di puntare al settore de le Diable, che sulla carta dovrebbe essere il piu’ idoneo ad un livello intermedio.
A dire il vero le prime difficolta’ le incontro con la seggiovia: i Francesi hanno messo a punto un sistema di carico che pare non tenere conto del fatto che ci possono essere donne e bambini che magari usano ancora bici con ruote da 26 (o peggio da 24 nel caso di un ragazzino, ricordiamo che gli standard attuali per gli adulti sono 27.5 o 29…).

accrocchio malefico

Il congegno,che vedete in foto implica di alzare la bici dal manubrio e spingerla dentro l’attacco giallo. Gia’ … peccato che io sono alta 160 , che la mia bici e’ corta e che avrei dovuto sollevare solo di braccia la bici di ben 20 cm per arrivare al gancio … il tutto con la seggiovia in lento movimento …. Fortunatamente dopo un po’ di strilli in un mix tra italiano inglese e francse sono riuscita a farmi aiutare, e a portare su il mo mezzo agricolo … e sempre per fortuna lo sgancio e’ molto piu’ facile dell’aggancio.

Finalmente si scende quindi. Dato che e’ abbastanza noto il fatto che non sempre il livello di difficolta’ indicato in Francia corrisponda al vero e visto il precedente con la seggiovia decido di provare prima la pista verde.

#Nientedidifficile come volevasi dimostrare, solo qualche tratto un po’ bucato dalle frenate, scorrevole con paraboliche e qualche rilancio, seconda parte nel bosco piu’ divertente e panorama grandioso, per un totale di circa 30 min di discesa comprese le soste per foto andando pianino.

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Arrivo in fondo abbastanza stanca, le buche da frenata comunque a me dan tanto fastidio, e la molla della forka forse un po’ dura non e’ il massimo per questo tipo di run. Malgrado tutto decido di riprovare, cambiando traccia e sperando di avere meno problemi con il sistema di carico. Stessa solfa o quasi, ma per fortuna stavolta ci vanno meno imprecazioni per ricevere aiuto.

PANO_verde

Per la seconda run opto per una blu, che prende il nome dall’omonimo impianto, Diable. La pista e’ leggermente piu’ ripida con tornati piu’ frequenti, la guida diventa piu’ lenta e le buche per fortuna sono di meno, e da subito il tracciato pare essere divertente, con una serie di panettoni, step up e rilanci che riescono a far staccare saltuariamente le ruote alla slayer anche se presi a velocita’ moderata. Di questa run vi propongo il video della parte centrale, la piu’ divertente.



Pista un po’ piu’ veloce che concludo in “soli” 20 minuti. Ma le gambe visto lo sforzo fatto in mattinata iniziano a dare segni di cedimento, e decido di andare a provare il divertentissimo pump track in asfalto prima di partire.

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Verdetto finale: Les2Alpes, anche rivisto a 38 anni , ha sempre qualche ricordo positivo da lasciare. L’esperienza in ghiacciaio in snow alpino ha risvegliato un vecchio demone, quello della velocita’ su pista, e il bikepark mi ha fatto venir voglia di tornarci per esplorare i tanti altri trails disponibili, anche se ammetto di preferire sentieri naturali non esplicitamente costruiti per la mtb. Indubbiamente e’ un ottima locationper chi vuole provare le discipline gravity della mtb anche da livello 0 (la verde la fa chiunque sappia stare in piedi su una bici)
Il panorama e’ notevole, ma passa da un mix di natura e opere umane che lascia un po’ interdetti, ma ci sono posti in cui l’urbanizzazione e’ peggiore. La quantita’ di surf & bike shop e’ tendente a infinito, e a fine stagione si possono anche trovare occasioni interessanti. Idem per i locali anche se mangiare e’ rimasto in media caro come un tempo, quindi nel caso di soggiorni prolungati consiglio la formula residence.
Non so se e quando mi si ripresentera’ la possibilita’ di tornarci, e proprio per questo sono estremamente soddisfatta del mio big day.

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