La situazione e’ gravel …

Ovvero : la gravel sta oscurando la MTB nella fascia budget / beginner ?

Proviamo ad analizzare la questione, districandoci tra marketing deviato e consigli improbabili.

Disclaimer : opinoni puramente personali , il mio modo di vedere il ciclismo offroad e’ facilmente intuibile dal resto del materiale che trovate qui sul blog. La gravel la ho provata solo in un parcheggio , quindi non posso esprimermi sul quanto e dove possa essere effettivamente piu’ performante di una mtb front .

Non posso negarlo. Ci sono sempre piu’ eventi dedicati alle Gravel , e/o eventi ibiridi aperti verso il lato “tranquillo” della mtb, quello che anche solo 5/6 anni fa poteva far parte del segmento cross country marathon o meglio della proiezione non racing di tale segmento.

Io ci trovo poco di interessante in questo attrezzo che ha la forma di una bici da corsa un po’ piu’ rilassata con gomme paragonabili come sezione a quelle di una mtb 26 degli anni 90.

Fonte : sito decatlhon, gravel entry level.

Probabilmente la trovo poco attraente perche’ per me, prima di ogni cosa , viene il fatto che mi piace guidare la bici. Lo trovo divertente, appagante, sfidante. E con una front anche di piu’ perche’ ci si puo’ “complicare la vita” senza doversi cercare chissa’ quale percorso ipertecnico.

Pedalare per me (che sia con assistenza o meno) e’ il sistema per portare in cima il proprio mezzo , o per avere il “boost” per superare determinati ostacoli , per conquistarsi una vetta, un colle, un qualcosa dopo il quale c’e’ … una discesa. Vengo dallo skialp o meglio snowalp, dove la motivazione a faticare e’ sorretta dal “premio” della discesa in neve fresca (si spera) lontano dal caos.

In bici per me e’ lo stesso , e anche se vado prevalentemente a pile (light) perche’ non ho un fisico propenso all’endurance e ottenere performance in salita accettabili mi richiede di allenarmi come fossi una pro, il massimo per me resta quello : andare su per scendere giu’.

Lo scendere giu’ puo’ essere flow, puo’ essere scassato, puo’ avere qualche passaggio con cui mettersi alla prova , ma resta un qualcosa che impegna testa e fisico e regala sensazioni positive .

Detto e premesso questo, potete capire che difficilmente desidererei una gravel.

Ma … mettendosi dei panni di un qualcuno/a che si avvicina al ciclismo offroad e che sa che , almeno all’inizio fara’ al massimo strade bianche o qualche tratto S0 , davvero gli consigliereste una gravel ?

Dunque : se questo qualcuno viene dalla bici da strada, allora la gravel puo’ avere senso vista la geometria .

Ma se questo qualcuno non ha mai messo le chiappe su una bici se non da bambino/a o al massimo ci e’ andato a fare la spesa … non c’e’ ombra di dubbio: una bella front permette di acqusire in sicurezza i fondamentali, sulle strade bianche ci va, e puo’ anche spingersi un po’ oltre. Cosa che invece non vale per la gravel, anche se i media vogliono farcelo credere postando contenuti improbabili per il comune mortale.

Una volta capito come si guida il mezzo, capito quanta autonomia abbiamo, capito se abbiamo un fisico adatto e propenso ad allenarsi per fare determinate cose, allora potremmo fare scelte in autonomia , in base a quel che vogliamo dalle due ruote ovvero se un mezzo per semplici “spostamenti” – magari appaganti dal punto di vista paesaggistico – o “allenamenti” oppure un qualcosa che puo’ anche diventare fonte di soddisfazione dal punto di vista del piacere di guida e della tecnica. Pensiamo anche solo alla possibilita’ di poter sperimentare una pumptrack (cosa divertente e allenante, sfido chiunque a dirmi che la pumptrack non e’ divertente) : con una gravel e’ preclusa o molto piu’ complessa visto che non e’ studiata per abbracciare i concetti di “bike body separation” che sono alla base della guida attiva su una MTB.

E aggiungo una nota per i pedalatori : normalmente una MTB ha una rapportatura piu’ orientata alla salita . Se non siete allenati , a meno che non facciate prevalentemente percorsi pianeggianti, spingere un 36/42 (messo due numeri di esempio di rapportatura che puo’ essere considerata agile per una gravel) non e’ come spingere un 30/52 .

Insomma ci sono tante cose che non vi dicono.

Prima di comprare un mezzo a pedali per andare offroad fatevi un po’ di domande, e se siete anche solo lontanamente attratti dalla montagna e/o da giri in cui il dislivello ha la meglio sul kilometraggio .. partite senza ombra di dubbio da una MTB. Idem se siete a zero esperienza di bici (la mtb si guida tranquillamente con i pedali flat .

Il discorso e’ ovviamente rivolto a chi non sa bene da che parte cominciare, ha un budget limitato , e ha una propensione alla pedalata. Se gia’ avete idee piu’ “gravity” o piu’ elettriche preparatevi a mettere mano al portafoglio , fermo restando che una front da AM/Enduro moderna non costa cara e con un po’ di impegno permette davvero tanto.

Con il mio Frontino Rosso (attualmente montato con una forka da 140) , mi sono divertita (e spero di sistemarlo e riutilizzarlo anche fuori dalle pumptrack) in percorsi dowcountry e anche in qualche segmento piu’ tecnico.

Meditare prima di comprare e di farsi influenzare in questo mondo in cui ormai 4 secondi di video pesano di piu’ di una paginetta scritta ….

surf: le 7 cose da sapere se sei un neofita

Troppo spesso quando per forza di cose mi tocca frequentare (malvolentieri come stamattina) spot affollati mi ritrovo ad assistere a situazioni poco piacevoli che sarebbe meglio evitare. Credo che in acqua sia diritto di tutti divertirsi e stare bene, ma il numero di praticanti
e’ in crescita, le mareggiate da noi non sono super frequenti quindi quando c’e’ da surfare nei weekend tocca prestare
molta attenzione. Se hai iniziato questo sport da poco e sei determinato nel voler continuare questi consigli possono esserti d’aiuto 😉

1) Cerca di capire il livello delle persone in acqua e il tipo di tavola prevalente. Se sei agli inizi o se hai gia’ le idee chiare e
sai di essere un (futuro) longboarder, evita gli spot frequentati esclusivamente da tavolette. Con il long si parte piu’ al largo, e
bisogna saper manovrare bene per evitare scontri con gli shortboarder nell’inside. Se sei un principiante evita spot con onde ripide
palesemente da tavoletta. Perderai solo tempo e sarai considerato ospite indesiderato.

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2) Informati sul tipo di fondale, correnti ed eventuali altri pericoli presenti nello spot in cui intendi entrare. La presenza
di surfisti in acqua in un certo punto non e’ sinonimo di spot per tutti.

3) Spesso dall’alto le onde sembrano piu’ belle e piu’ facili di quel che realmente sono. Se stai osservando uno spot dall’alto
scendi in spiaggia per capire meglio con che tipo di onde hai a che fare .

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4) Quando cadi o hai problemi a risalire in lineup, impara a restare il piu’ possibile attaccato alla tavola. Mollarla puo’ essere molto pericoloso sia per gli altri che per la tavola stessa che per te . Non uscire con misura eccessiva in beach break che non hanno un chiaro canale d’uscita se non hai il pieno controllo di turtle con il long e duck dive con tavole corte.

5) Rispetta le regole, sempre ! Il surfista piu’ vicino al picco ha la precedenza, SEMPRE !! Non partire su un onda su cui qualcuno sta
gia’ surfando !!

6) A volte qualche km in piu’ puo’ permetterti di trovare spot meno affollati e piu’ idonei al tuo livello e divertirti di piu’ 😉
Impara a conoscere la costa che frequenti , potrebbe riservare gradite sorprese 😉

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7) Approfitta delle scadute anche con mare molto piccolo : e’ un occasione per migliorare nel takeoff (l’80% del surf sta in quello) e
lavorare sulla ripetibilita’ senza preoccuparsi dell’affollamento !!!

Ci vuole tanta pazienza umilta’ , costanza e determinazione per apprendere questo sport e trovare la propria dimensione per sentirsi tutt’uno con il Mare.
Non bastano un corso di 4 giorni e tavola e muta sottobraccio per essere surfisti: quello puo’ dare solo una vaga idea di quel che e’ il surf ….
Buone onde a tutti (quando torneranno)

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