Surf: Scirocco

E scirocco fu. Finalmente arriva il giorno in cui il tempo libero e una Mareggiata si sovrappongono. Quando carica il quadrante sud questo e’
spesso sinonimo di maltempo, pioggia, vento a volte da terra. Con questo scenario e’ facile sbagliare spot, ed e’ facile buttare via
il poco tempo disponibile infrasettimanalmente. Ma il surf e’ cogliere l’attimo, non e’ un attivita’ schedulabile. Nettuno si sveglia
quando meglio crede, e poco gli importa se c’e’ il sole o freddo e pioggia. In un bacino chiuso come il Mediterraneo spesso surf
e’ sinonimo di maltempo. Ma l’acqua e’ bagnata, e una volta che ci sei dentro poco importa se piove, basta evitare condizioni di tipo
temporalesco

Ieri e’ andata cosi’. Dopo davvero tanto tempo che non surfavo onde di una certa misura arriva una mareggiata di un certo spessore.
L’ultma volta che ricordo aver preso onde di una certa misura e di una certa qualita’ e’ stato a Pasqua dello scorso anno tra Liguria e Toscana. Scirocco abbiamo detto, attivo. Per poter surfare con un long serve sempre e comunque uno spot riparato. La scelta, quasi
obbligata viste le condizioni e il tempo limitato a mia disposizione e’ caduta su una location gia’ poco nota, ma diventata ancora
meno frequentata per l’impossibilita’ di avvicinarsi alla spiaggia in macchina, e la conseguente necessita’ di farsi una bella
passeggiata con tavola sottobraccio (nel caso specifico di ieri sotto pioggia e vento da nordest)

E come da aspettative lo spot si presenta deserto, e arrivano barre che superano il metro (a volte abbondantemente) ma che srotolano fin
quasi a riva in maniera a volte perfetta sopratutto a destra ma non molto regolare. Con il tempo che stringe penso “se po’fa”, torno alla macchina, mi preparo, prendo #ViolettaBlackdog e avviso un’amica che mi aveva chiesto info che si puo’ fare.

torre

Inizio a remare verso la lineup. C’e’ corrente che porta fuori, ma sapendola gestire e’ un aiuto a portarsi sul picco. Guardo intorno.
arrivano colline d’acqua, lo spot non fa mai onde troppo ripide fortunatamente.
Remo la prima, la tavola vola, ho alle spalle parecchia acqua, ma l’onda e’ relativamente facile e riforma a destra …
prima corsa e si rientra, passando da fuori per ri-sfruttare la rip current (canale con corrente che porta al largo) .
Passo circa una mezz’oretta in solitaria, scegliendo bene le onde. In Mare non si scherza specie con una certa misura e con i miei
problemini fisici che mi riducono un pelo le mie potenzialita’. Poi mi raggiunge un sup e la mia amica anche lei longboarder.
Prendiamo ancora alcune onde, alcune molto belle, ma la misura e’ quasi al limite per la mia skill e la classica Violetta.
Non riesco a manovrare esattamente come vorrei, ma qualche bella corsa e un paio di hang five ci scappano.

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Sotto il diluvio si rientra dopo circa un paio d’ore molto intense. E’ un mare che da soddisfazioni. Non e’ la mia session ideale
(mezzo metro abbondante e’ la misura su cui mi diverto di piu’) ma grandi sensazioni e soddisfazione di riuscire a tirare fuori
qualche manovra anche con mare impegnativo.
E oggi e’ un’altro giorno e vediamo se la scaduta ci fa qualche regalo …..