eMTB AM Genova Mte Fasce 2 Sori

A volte mi si chiede se non ho paura a girare in mtb da sola.
La risposta e’ si, a volte si, ma se dovessi sempre trovare qualcuno per fare un determinato giro sarei piu’ sul divano che in bici.
E questa cosa vale sopratutto in questa fase personale di ricostruzione. Lasciata alle spalle la Capitale, ora la mia concentrazione e’ sull’arrivare a termine del corso regionale ACT e sul portare avanti i miei progetti in quello che voglio che sia il mio mondo.
Per arrivare indenni all’esame finale, farsi male e’ severamente vietato. Ed e’ x questo che negli ultimi tempi mi avete visto fare anche molti km, (cosa che comunque evito di fare con frequenza) pur di avere compagnia, sopratutto in giri piu’ lunghi e magari dallo stampo piu’ AM.
Ma le belle giornate e il richiamo dell’esplorazione del meraviglioso territorio che ho a pochi km dalla mia base invernale (attualmente sono a Rapallo e ci restero’ fino al disgelo) stavolta mi hanno convinto a rimettermi a “ravanare” in un giro piu’ lungo di stampo all-mountain. L’idea arriva da un post su facebook di un uscita effettuata dal CAI di Savona, alla quale ha partecipato una biker che ho tra i contatti. Mi informo e ottengo il gpx. Si tratta di un alternativa alla gia’ nota Porcilaia , che dalla strada del monte Fasce scende su St.Ilario. Stavolta invece ci si stacca poco prima, e sulla carta dovremo affrontre una serie di creste, fino a scendere a Sori passando per la localita’ Teriasca , il tutto seguendo uno spettacolare crinale , sul quale si alterneranno sezioni esposte ad altre piu’ aperte, per concludersi con uno splendido sentiero a tornantini (minuto 7.49 del video sottostante x i piu’ impazienti) .

Quindi pronti … VIA . Vi lascio subito il vlog del giro ….

Ma procediamo con ordine. Dislivello e kilometraggio ignoti, in quanto la traccia che ho parte da Nervi e sale per la classica risalita che in genere si utilizza per i trail lato antenne (Geometra, Topinigi, Tupango) , mentre per me, arrivando da Levante conviene lasciare la macchina a Sori e salire da qua. 9km per alzare circa 620 d+, ad incrociare la strada del Fasce che arriva da Uscio in localita’ Case Cornua. Da qua ancora 2km e 100 d+ per lasciare poi l’asfalto in corrispondenza di uno slargo, e seguire una visibile e sempre pedalabile linea di cresta che porta ad una stazione metereologica. Inutile dire che il panorama lascia senza parole.

Raggiunta la cresta piu’ alta inizia la discesa. La prima parte, dopo un poco visibile attacco a valle di una lastra rocciosa, e’ un lungo traverso con un paio di tornantini, il tutto fattibile ma decisamente esposto. Serve prudenza e cautela sopratutto se si e’ in solitaria; il traverso poi conduce ad un altra serie di creste con qualche rilancio e qualche scalino in salita, fino ad un ultimo ripido molto smosso (che non mi vergogno ad aver fatto a piedi vista la situazione) . Da qua il sentiero cambia totalmente, si entra nel bosco in una classica mulattiera che talvolta presenta qualche restringimento e qualche passaggio su pietra fissa a rischio rotture, terminando con uno stretto tornante che conduce in una altrettanto stretta linea racchiusa tra muretti a secco. Superata questa sezione, possiamo dire di esserci lasciati alle spalle la parte piu’ ostica del trail, indicata come nera su trailforks. Finalmente possiamo mollare un po’ i freni, immettendoci sul divertentissimo “Cortino DH“, blu su trailforks: una discesa sempre panoramica con una prima parte natural flow in cui il sentiero trova il suo percorso tra la bassa vegetazione mediterranea, per poi diventare piu’ tortuoso aggrovigliandosi in una divertente e sfidante serie di tornantini. Il fondo breccioloso non e’ dei miei preferiti e richiede cautela, ma a parte questo dettaglio la discesa e’ davvero TOP ! Un ultima “S” ci porta nuovamente a contatto con la civilta’, sbucando in una cementata al servizio di qualche abitazione.
Ancora pochi metri in lieve salita e ci troviamo in localita’ Teriasca.

Da qui possiamo rientrare a Sori su asfalto, o in alternativa fare un ultimo trail, purtroppo non pulitissimo sopratutto nella parte finale che ci porta rapidamente nel fondovalle sulla cementata che costeggia il torrente e che conduce con piacevoli passaggi tra le tipiche abitazioni, fino al mare.

CONCLUSIONI: giro bellissimo, abbinabile volendo ad altri elementi nella zona del Fasce. (Il giro in se come lo ho fatto io sono poco meno di 20 km e 830 d+) Paesaggi e terreni che ricordano l’alta montagna, ma sotto c’e’ il mare …. esposizione sud quindi ben drenante . Peccato che l’ultima sezione (CORTINO) non abbia una via d’accesso semplice e alternativa al lungo traverso, in quanto meriterebbe la possibilita’ di una risalita dedicata essendo molto divertente dal punto di vista della guida e della pratica sui tornantini stretti.

STRAVA: https://www.strava.com/activities/8548438525
TRAILFORKS : https://www.trailforks.com/ridelog/view/49008744/

Relive:
https://www.relive.cc/view/vQvxpMXjR9v

MTB Liguria break Marzo 2018

MTB Liguria break Marzo 2018

Chi mi conosce lo sa: ogni occasione è buona per scappare nel paradiso dell mtb: pronti via, ci aspettano 4 giorni di full immiersion sui trail liguri. Purtoppo il meteo non ha aiutato al 100% ma ci si accontenta …

Day 1 / 2 Portofrino (raduno Portofino MTB)

La prima occasionie di rimiettierie le ruotine in terra ligure è data dal raduno della Portofino bike, occasione per presentare un nuovo trail che servira’ da collegamento parallelo alla sterrata da poco dopo il Kulm a Pietre strette.
Come volevasi dimostrare il mio allenamento è penoso e sulle rampe che salgono da Santa Margherita verso san Lorenzo la fatica è tanta, meglio poi una volta su asfalto sull’Aurelia e sulla strada che sale al Kulm … da qua poi faremo il trail Pollone, un technical flow con una sezione ripida un po’ lunga su cui lo spirito di conservazione ha avuto la meglio. A seguire una breve parte del River Rocks, abbastana impegnativo ma con passaggi di un livello adeguato al mio attuale.
Decido comunque di tornare sul monte anche il giorno seguente in solitaria per provare il nuovo trail bidirezionale di collegamento, facile e piuttosto caratteristico con una strettoia finale in mezzo a due massi … a seguire Salto Del lupo, anche questo flow tecnico/guidato molto fisico con parecchi rilanci e parti pedalate.

video

DAy 3 : Fasce e Notturna Townhill

Il meteo non sembra essere d’aiuto e la giornata si annuncia limpida ma molto ventosa. Difficile trovare un giro adatto al clima. Decido comunque di cercare di andare a saldare un conto in sospeso, quello con il monte Fasce, sopra Nevri, con cui ho fatto conoscenza in una nebbiosa e fangosa giornata di Dicembre. Parto mettendomi nell’ordine di idee che alla peggio faro’ qualche bella foto visto il cielo terso e l’ottima visibilita’. Salgo dunque in macchina da Uscio, per la strada panoramica, scollino e scendo fino al parcheggio da cui eravamo partite per il giro fatto l’inverno scorso. Da qua riprendere la vetta saranno circa 350 d+ su 5 km. La salita, vento a parte scorre abbastanza bene… il panorama fa impressione, sembra di essere a quote decisamente piu’ alte degli 850 mt slm della cima del Fasce. L’ultimo strappo si fa un po’ sentire, ma il buon fondo permette una salita tuttavia senza eccessivi patemi. Dalle antenne si gode di una vista a 360 poco adatta a chi soffre di vertigini, e poco adatto a chi soffre di vertigini e’ anche il trail che percorreremo per ritrovare la macchina, il Topinigi.
Il trail in se non sarebbe difficile …. se non fosse in gran parte esposto e stretto. Molto stretto a tratti, qualche parte un po’ piu’ ripida ma ripeto, la difficolta’ e’ data solo dal fatto che il monte sta a picco sul mare, si gode di una vista fantastica ma ogni distrazione è proibita. Con un po’ di fatica e l’adrenalina a 1000 raggiungo il qubo pronta a ripartire per la successiva avventura.

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Night Ride experience.

La giornata continua, anche se apparentemente sono in anticipo imposto il navigatore per la prossima tappa. La sera ho in programma una nuova (per me) avventura : un uscita in notturna, in compagnia delle “local” di Genova Angela e Silvia.
Con molta fatica e non senza qualche mal di pancia raggiungo il punto d’incontro. Basta addentrarsi verso il centro e sopratutto verso l’interno per scontrarsi con strade strette e anguste, poco gradite al mio ingombrante e pigro Qubo. Fortunatamente riesco a trovare parcheggio … e trovo anche Angela. A breve ci raggiunge Silvia e partiamo, guadagnando quota con la funicolare di Righi. Ci aspetta una breve pedalata su uno stradotto mezzacosta ammirando dall’alto le luci della citta’, per poi buttarci letteralmente in una “townhill” o “urban dh” che dirsi voglia giu’ per scalinate, rampe cementate e vicoli.

notturna g3
Pedalare la notte anche se su strade semplici e’ una cosa che non avevo mai fatto. Non e’ semplicissimo specie per chi come me non va daccordo con il buio, ma puo’ aiutare tantissimo a migliorare sensibilita’, propriorecettivita’ e confidenza con il mezzo.
Risolto un piccolo problema con una foratura, siamo pronte a buttarci giu’ dagli scalini. Scale, scalette, rampe, curve a gomito e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, tutto in condizioni di visibilta’ precaria (per non farsi mancare niente il mio fanale si e’ scaricato) che incrementa la difficolta’ e rende tutto piu’ adrenalinico.
La splendida serata si conclude dopo aver attraversato i vicoli del centro storico, in zona porto antico, con birra e cartoccio di fritto di pesce. Un esperienza davvero suggestiva, che spero di ripetere nuovamente magari documentandola in video 🙂 .
Ringrazio davvero Angela e Silvia per la compagnia.

notturna 2

Day 4: Sestri Levante Sant Anna

La permanenza nel paradiso della mtb si conclude con un grande classico, direi il mio trail preferito del Levante Ligure. Parliamo del Sant’Anna di Sestri levante, #diversamentescorrevole tra parti flow e rockgarden piu’ o meno impegnativi, il tutto con una vista mare che da spettacolo, da cui bisogna evitare di farsi distrarre dato che il trail non e’ di certo dei piu’ semplici. Il video vale piu’ di 1000 parole e descrizioni.

video sestri

st anna

Purtroppo anche stavolta sono dovuta tornare verso la Capitale … come sempre lasciare questa terra con il suo mare e i suoi trail e’ un pianto, resta sempre la speranza di tornarci a breve per migliorarsi su trail che impegnano il giusto e permettono di aumentare la confidenza su terreni tecnici . Speriamo di tornarci al piu’ presto ….

MtB Liguria : Monte Gazzo (GE)

MtB Liguria : Monte Gazzo (GE)

L’occasione di girare in Liguria va sempre sfruttata, dunque perche’ non approfittare del meteo favorevole sulla via del ritorno e lanciarsi alla scoperta di qualche nuovo percorso?
Detto, fatto, un breve scambio di messaggi con Sara delle #ragazzeFreeride e siamo pronte ad avventurarci alla scoperta del monte Gazzo, o meglio di “Gazzolandia” come lo chiama Sara. Ci riferiamo all’ennesima altura sopra Genova, stavolta siamo sul versante di ponente, in una zona con un ottima esposizione e ventilazione che dovrebbe aver ben drenato la pioggia e la neve dei giorni precedenti.
Giunta con qualche complicazione al punto di partenza, iniziamo a pedalare lungo una tranquilla strada secondaria asfaltata, molto panoramica e godibile, insomma una di quelle strade che fanno apprezzare anche la salita. Qualche strappo ma nulla di che, la vista verso il mare come sempre in questi giri ripaga la fatica. La temperatura e’ ottima, un po’ di venticello da nord ma un cielo super limpido e soleggiato mettono i presupposti per una giornata perfetta.

up cz
Scolliniamo verso l’entroterra, e dopo una breve discesa arriviamo al primo trail,chiamato “Muskat” una new entry a detta di Matteo, la nostra guida. Anche per lui e’ la prima run su questo trail che scende nel bosco, che dovrebbe essere come genere un enduro abbastanza easy con qualche rilancio pedalato. Mettiamo le protezioni e via, si scende tranquilli tra curve abbastanza strette e rilanci, ma tutto molto apprezzabile e guidabile.

sara
Il sentiero finisce su una strada asfaltata in una vallata interna, ho perso un po’ il senso dell’orientamento ma ci fidiamo della guida. Ora c’e’ da pedalare nuovamente per un po’, dobbiamo scollinare e riportarci verso il mare. La salita fortunatamente anche qua e’ sempre tranquilla, panoramica e appagante: si costeggia un torrente abbastanza impervio, con cascatelle e canyon, che all’altezza dei paesini molto caratteristici dell’entroterra, viene attraversato da una serie di ponticelli abbastanza particolari, che presentano al centro cappellette e piloni votivi.

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Lasciato il fondovalle si sale verso un colle, qua il vento si fa sentire, ma passata un’ultima rampa dopo una breve discesa su asfalto imbocchiamo il primo trail della lunga discesa che ci riportera’ nel fondovalle.
Questo primo sterrato in realta’ e’ un po’ un collegamento tra i versanti, ma presenta comunque qualche passaggetto su roccia a cui prestare attenzione, per poi attraversare una radura molto panoramica e ritrovare l’asfalto gia’ percorso all’andata.

sun mtb
Un breve falsopiano e entriamo nel bello del giro, ci aspettano due trail lato mare da leccarsi i baffi : Cippo e Fortini.

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Sono due trail molto panoramici, a tratti tecnici senza mai sfociare nel troppo difficile, con curve piu’ o meno strette, qualche passaggio su roccia e qualche gradone un po’ piu’ ostico. Tutto molto fattibile anche con una front con la giusta cautela, un trail ben calibrato per divertirsi e progredire, senza mai sfociare nel banale o nel “cuocifreni”, restano infatti abbastanza frequenti i rilanci o comunque tratte in cui tocca dare qualche giro di pedale. Con Sara ci motiviamo a vicenda sui passaggi piu’ ostici, e’ divertente ed e’ piu’ motivante mettersi in gioco tra ragazze.
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L’ultima sezione e’ un po’ piu’ flow e veloce, per il resto un bellissimo tracciato, di quelli che solo la Liguria riesce a regalare, unendo splendidi panorami a sentieri che hanno sempre qualcosa di bello per cui valga la pena farti venire la voglia di ripeterli .
Una regione, una citta’ (Genova) ed un territorio incredibile per i bikers, con innumerevoli versanti e comprensori sfruttabili al meglio in base al clima. Percorsi mai banali, mai ripetitivi, per tutti gli stili e i livelli. Davvero un paradiso per chi ci abita e per chi, come la sottoscritta, ha occasione di andarci abbastanza di frequente 😉
Concludendo, una gran giornata, un grosso grazie a Sara che all’ultimo mi ha “organizzato” questo super giro che in numeri si traduce in 23km con 800 d+. Promosse anche le mie gambe, che han girato bene probabilmente grazie all'”allenamento” fatto in quota con la splitboard.
Non posso che sperare di tornare prestissimo a girare in Liguria !!!

Traccia:

MTB: Genova Righi – atto 2°

Genova – Righi – Atto secondo

Uscire di casa in bici, arrivare alla stazione, prendere il treno per Genova Principe e trovare un’amica biker che ti aspetta. In pratica il mondo dei sogni, l’universo parallelo chiamato Liguria dove molto è misura di biker. Scesa dal treno incontro subito Laura, un’altra delle #ragazzefreeride con cui saliremo a Righi con la funicolare e da li iniziera’ il gliro. Stesso iter seguito nella prima esperienza di un mesetto fa con Angela, ma stavolta la strada è un po’ diversa. Raggiungiamo in breve un forte, aperto in occasione di un evento MTB con tanto di pump track all’interno. C’è anche la possibilita’ (teorica) di testare alcune ebike, ma l’attesa rischia di essere troppo lunga, inoltre non amo fare test di questo tipo su terreni che non conosco.

righi 1 righi 2

Ci uniamo ad un gruppo eterogeneo (comprensivo di elettrici) di maschietti e iniziamo il giro. Subito a sorpresa un bresissimo ma divertente singletrack tutto curve, poi si pedala, piu’ o meno agevolmente su un panoramico mezzacosta. Da qua arriviamo al primo trail, il Maggiolino, gia’ fatto nel precedente giro. Ma stavolta vi ci porto proprio grazie all’action cam:

Il trail è mediamente flow con una sezione tecnica abbastanza ripida e insidiosa, complice anche il terreno molto secco, ma si fa senza intoppi. Rientriamo poi su una strada sterrata molto frequentata da pedoni. Risaliamo al forte, dove incrociamo Silvia e India, già conosciute al giro della 24h, in attesa di testare un ebike (chissa’ come sara’ andata …) .
Il tempo si guasta un pelo, i tempi di attesa non sono chiari e io e Laura ripartiamo. Si unisce Monica, super endurista con esperienza
agonistica. Dunque subito giu’ per i trail, il primo si chiama Bruco, seguito da Artu‘. Tutto techical flow molto da guidare, su un buon terreno. Insomma cose che a me e alla mia specy piacciono. Risaliamo e facciamo subito un’altro trail, forse il piu’ flow del giorno, si chiama le Frecce. Da li dinuovo asfalto, e stavolta ci fermiamo per una pausa comprensiva della dovuta birra.
Un’ultima run sulle Frecce, un’ultimo sterrato e poi l’asfalto ci ricondurra’ in centro di Genova.
Ne approfittiamo per un breve giro per le vie principali della citta’, che in questo periodo è addobbata di ombrelli colorati in occaione dell’evento fieristico euroflora.

kiaz & laura

Concludendo, la fortuna di avere trails di un certo livello dietro casa non è cosa da poco, e non lo è nemmeno il poter raggiungere facilmente
svariati “spot” senza usare la macchina. Il genere prevalmente è come detto il flow a tratti tecnico, che richiede sempre un po’ di attenzione. Il terreno ligure aiuta, avere dislivelli di 500 e piu’ mt a ridosso del mare e a ridosso di un capologo di regione non è cosa che capita ovunque. Ma ormai lo abbiamo capito. Per la MTB (e non solo) questa regione con cui ho comunque un certo legame non ha uguali …
Il prossimo step ci portera’ invece nell’entroterra …. Stay tuned ….

Relive ‘Genova righi 2’

Traccia GPX :
GPSies - Genova Righi

MTB: i forti di Genova

Liguria … il mio uovo di Pasqua è diverso. è fatto di sentieri, panorami, fatica, spingismo, e soddisfazioni. Se poi tutto questo avviene in compagnia di una “ragazzaFreeride” comincio quasi a credere che esista un mondo parallelo dove tutto è bello e possibile.
Gia’, perchè stavolta la mia guida e compagna d’avventura è Angela, local di Genova e rappresentante del team “Ragazze Freeride“, che mi scarrozzera’ su e giu’ per i trails della zona dei Forti di Genova.
Stavolta il meeting point è alla stazione ferroviaria di Genova Piazza Principe, che raggiungo in treno dalla mia base di Rapallo, sfruttando
l’opportunita’ di poter caricare le bici a boardo senza supplemento. Da qua, dopo un caffè e le dovute presentazioni nel mondo reale,  ci avviamo a prendere la funicolare dei Righi, simpatico mezzo di trasporto pubblico anomalo che ci risparmiera’ ben 300 mt di dislivello  positivo. Piccolo sconto, perchè poi si pedala …. in modo agevole finchè siamo su sterrata, un po’ meno almeno per me lungo le tratte in single track. Ma come spesso avviene in questi casi il panorama e la compagnia ripagano 😉

righi forti1 forti1

Arrivate sotto al primo forte si prosegue con un susseguirsi di singletrack con saliscendi, a volte anche tecnici in salita, che mi mettono in difficolta’ (ma non Angela, che spinge un 42 come niente fosse … ) e mi costringono a ricorrere a spingismo … Ma queste creste che sanno gia’ di quasi montagna, con dislvelli comunque gia’ di un certo rilievo fanno dimenticare la fatica.
Si arriva ad un primo trail, il Maggiolino.

forti top

g3

Tempo di cambiarsi e inizia la discesa. Trattasi di un trail technical flow con qualche ripidone e una compressione, qualche curva un po’ rognosa (ne sbaglio una), che termina su una sezione tipo scaloni/rockgarden in pieno stile ligure. Sbuchiamo su una strada a mezzacosta nel bosco, che ci condurra’ ad un bar per un break e rifornimento.

Risaliamo, per percorrere un altro super panoramico mezzacosta vagamente esposto, con qualche tratta tecnica in salita che costringe allo spingismo, per poi ricollegarci alla seconda parte del sentiero percorso in precedenza.

io pta chappa

Dinuovo il mezzacosta, ma stavolta per risalire, ahimè a spingismo per prendere il bellissimo trail “Pinasco“, che forse al momento meglio rappresenta la mia “idea” di mtb.
Si tratta di un trail prevalentemente roccioso, intervallato da tratte piu’ scorrevoli ma mai liscie, qualche sponda, qualche salto costruito, qualche tornantino ma mai impossibile. Le sezioni tecniche sono un mix tra sestri e alcune parti dei Ripetitori (per chi  è di roma e dintorni) , con gradini e rockgarden che richiedono una buona scelta della linea, senza andare pero’ mai in eccessivi tecnicismi. Insomma, un trail perfetto per il mio attuale livello di riding, godimento allo stato puro. Il giusto mix tra sentiero naturale e qualche aggiustamento per renderlo piu’ idoneo alle MTB. Peccato che come tutto, anche questo finisca.

monti

Un ultimo collegamento su asfalto per le vie di Genova e siamo alla stazione brignole … giusto il tempo per salutare la mia super
guida Angela e prendere il treno regionale che mi riporterà a Rapallo ….

Come sempre la Liguria non delude. Stavolta pero’ la cosa piu’ bella non sono stati solo trail e panorami, ma la splendida compagnia
di una “RagazzaFreeride” , di livello compatibile con il mio con cui condividere le grandi emozioni che ci regalano le nostre biciclettine …

chissa’ se mai anche nel centro sud ci sara’ un po’ piu’ di interesse femminile nei confronti delle ruote grasse …per ora è un gran
bel pretesto per salire piu’ frequentemente 😉

Relive:

Relive ‘Genova – i forti’