MTB: Sestri Levante con la Specy

Sestri … enduro dream …

Lo abbiamo gia’ appurato in altri giri : la specy ama le pietre, meglio se fisse. “Copiare” qualunque cosa pare essere la sua specialita’.

Questo mini anomalo weekend infrasettimanale ligure aveva uno scopo: portare la Specy a Sestri, e passare dove la Slayer si era fermata.

Detto, fatto, si sale su per San Bernardo senza particolari difficolta. Sono decisamente piu’ allenata rispetto a quando ho fatto lo stesso giro con la Slayer, e la salita resta molto agevole finche’ siamo su asfalto. Durante il tracciato conosco Maurizio, un simpatico e gentile “elettrico” che si offre di farmi da guida (e di prestarmi il fast permettendomi di risolvere rapidamente una foratura).

san bernardo specy san bernardo

Comincia la discesa, il terreno e’ parecchio rovinato dall’acqua, e l’avere davanti qualcuno che mi fa vedere le linee e’ davvero un grande aiuto. La specy trita, schiaccia, copia. Un autentico rullo compressore, il cui limite arriva solo dalle mie skill.
Per chi non conoscesse il posto, stiamo parlando di un percorso enduro con la E maiuscola, prevalentemente naturale fatto di roccia, roba che probabilmente un comune mortale a piedi non immaginerebbe come terreno ideale per scendere in bici. E invece il divertimento e’ assicurato, si impara a scegliere le linee giuste, a passare dove non pensi che una bici possa passare. Il tutto aiutato da spazi mai stretti e mai esposti, cosa che garantisce una certa sicurezza e permette di “osare” anche a chi come me non e’ un pro e non ha molta dimestichezza con questi tipi di terreni. Con le linee giuste anche le pietre diventano flow, cosa che non credevo possibile.


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Solo due passaggi molto rovinati dall’erosione mi hanno imposto di scendere, ma piu’ per mia sicurezza che per altro.
Senza dimenticare che anche qua le “condizioni al contorno” sono notevoli, con un panorama sul Golfo del Tigullio che vale il passaggio,
indipendentemente da come si affrontera’ poi il trail.

sestri enduro 1 sestri 2 sestri 3 sestri 4

L’avere un rider davanti che sa adeguare la sua velocita’ alla mia e che conosce bene il tracciato e’ una gran cosa, credo infatti che da sola qualche problemino in piu’ lo avrei avuto 🙂 .

Concludendo, per il poco che lo conosco Sestri Levante resta un baluardo dell’Enduro, una location che qualunque biker dovrebbe prima o poi visitare. Se si impara a girare sulle rocce liguri, si puo’ andare ovunque …
Ringrazio ancora Maurizio per le dritte e la pazienza, sperando di tornare presto in Liguria, provando magari anche altri trails .

Relive :

Traccia GPS GPX:

 


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Surf & MTB in Liguria …

…. le condizioni al contorno …

Le condizioni al contorno … mi piace chiamare cosi’ tutto quello che non e’ prettamente tecnica, performance, mezzo, ma che rende una giornata outdoor vicina alla perfezione. Puo’ esseere la giusta compagnia, oppure nel mio caso parliamo di una location e un meteo perfetti, che hanno reso questa giornata sul levante Ligure davvero superlativa.

Iniziamo con il surf. Webcam check alle 7 del mattino, previsioni confermate. A Recco entrano piccole ondine da mare lungo da Maestrale, perfette per scivolare con #violettablackdog . Attorno alle 8 sono sullo spot, ci sono 3 persone in acqua, e dal vivo la situazione e’ meglio che in webcam. L’aria e’ bella fredda (il termometro del qubo segna 11 gradi), il cielo limpido … un leggero vento da terra rende le piccole onde ancora piu’ liscie e invitanti. Quando e’ cosi’ non si sa mai quanto puo’ durare, quindi metto la muta di corsa e mi butto. L’acqua e’ apparentemente calda, almeno con la muta 3.2 . Il periodo e’ lungo, c’e’ molto da aspettare per prendere la serie “buona”, ma l’affollamento quasi nullo e le “condizioni al contorno” perfette rendono quest’attesa piacevole. Non c’e’ una nuvola, l’acqua e’ pulita e si intravede addirittura in lontanaza l’estremo ponente ligure …. Ormai e’ settembre inoltrato, la spiaggia semi deserta, gli stabilimenti iniziano a dimezzare il numero di sdraie e ombrelloni. E’ finita l’estate dei bagnanti, inizia l’autunno del surf. Le onde sono a-frame, la luce bassa mi costringe nella prima ora a prediligere le sinistre. Appena la visibilita’ migliora mi sposto a cercare le destre, piu’ lunghe e portanti, anche se parliamo di misura molto piccola, dal mezzo in metro in giu’, ma davvero divertenti e ottime per il long.

Recco surf

Dopo un paio d’ore la frequenza delle serie buone va scemando, quindi esco, e finalmente mi godo un po’ di aria buona e sole in riva al mare,
in attesa di cambiare giocattolo nel pomeriggio . Questa e’ la mia stagione preferita per godersi il mare .. ci scappa pure un bagnetto ma l’acqua e’ tutt’altro che calda , ormai l’autunno e’ arrivato.


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Giunge di dare spazio alla biciclettina, chissa’ se alla Specy piaceranno i sentieri del monte di Portofino ?
Unico modo per saperlo e’ andare a pedalarci !!
Superato il primo problema ovvero dove parcheggiare, si parte per un pezzo di aurelia, poi si sale su asfalto fino al Portofino Kulm, hotel
abbandonato. Il giro e’ piu’ o meno quello dello scorso anno, con l’aggiunta di una parte molto panoramica su trail naturale. Pietre fisse
due malefici tornanti che la specy non gradisce (ci risiamo, leggere il report del singletrack de l’infernet per capire) , un tratto di spingismo per risalire, ma nel complesso valuterei la Specy 8 e mezzo in questa prima parte che ben rispecchia quello che dovrebbe fare una moderna trail bike.

porofino 2

ruta
portofino 1

Risaliamo dallo stradotto principale per un po’, fino a ritrovare il bivio per il Pollone, gia’ percorso con la Slayer lo scorso anno.
Il trail in molte sue parti e’ stato sicuramente risistemato, aggiunte sponde e alcuni divertenti salti

ni. Purtroppo la parte tecnica che con la slayer non mi aveva creato piu’ di tanti problmi, qua si e’ rivelata complessa, e un po’ complice la scarsa visibilta’ (malgrado la splendida giornata mi ritrovavo nella parte in ombra) non sono riuscita a chiuderla in sella. Pazienza , sara’ motivo per tornarci. In compenso poi il sentiero ritorna flow, con uno splendido salto nella parte finale.

salto portofino

Un ultimo sforzo per passare il sentiero mezzacosta in leggera salita che arriva a San Lorenzo, anche qua qualche sporadico ma simpatico
scalone e passaggio tecnico, la specy si difende bene su scalini e scalette , confermando invece l’avversita‘ per alcune tipologie di passaggi tecnici … ma molto probabilmente sono io la causa : devo ancora prendere bene le misure con il nuovo telaio ….

san lornzo

In conclusione una giornata quasi perfetta, la Liguria in questa stagione non ha rivali, e ritrovarsi con la fortuna di avere a pochi km da casa sia sentieri che spot surfabili non ha prezzo ….

Traccia GPS (ricordo che la circolazione nel Parco è regolamentata)


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Relive video : https://www.relive.cc/view/1193124189

MTB: Monte di Portofino

Premessa : la circolazione in mtb sul monte di Portofino e’ stata per lungo tempo interdetta, tant’e’ che si trattava di una meta che all’inizio della programmazione di questo mini bike trip nel Levante Ligure non avevo nemmeno preso in considerazione. E invece da qualche anno a questa parte l’accesso al parco del Monte di Portofino e’ consentito anche se regolamentato: nei giorni festivi e’ consigliabile farsi accompagnare da una guida , come ho deciso di fare io, rivolgendomi a PortofinoBike .

Malgrado l’esistenza di tracce gps (i percorsi della gara nazionale di Enduro svoltasi )Ho optato per l'”investimento guida” per essere sicura di divertirmi, di non perdermi e di non rischiare di fare troppo dislivello negativo con conseguente rischio del ricadere nello “scendopersalire” , che su asfalto da Santa Margherita e’ tutt’altro che divertente.

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E quindi eccoci qua, Slayerina pronta, appuntamento a Ruta alle 10 con Beppe che sara’ la mia guida.

Tempo per un caffe’ e partiamo, arrampicandoci sull’asfalto che porta fino all’ormai semi-abbandonato hotel Portofino Kulm, niente di complesso … saliamo ancora per i sentieri pedonali, fino a raggiungere l’imbocco della prova speciale “i mulini” della gara Enduro.

Questa prima discesa presenta alcuni tratti tecnici complessi per il mio livello, e altri piu’ scorrevoli e divertenti. Con piu’ tempo a disposizione avrei potuto sicuramente studiare meglio alcuni passaggi e tentarli senza correre rischi.
Si risale poi a piedi lungo un sentiero pedonale, teoricamente pedalabile, pendenza simil-via-sacra (chi sa-sa- #montecavo …) e fondo migliore ma le mie gambe poco gradiscono le rampe e quindi si spinge … e Beppe mi fa presente che anche nella gara questo trasferimento era previsto a spinta.
Finalmente partiamo per il trail “Pollone” : e qua comincio a divertirmi a dovere … traccia divertente, con qualche pezzo un po’ piu’ tecnico ma tutta fattibile, ottima per migliorare e imparare, e con una bella parte panoramica

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Il meteo purtroppo non aiuta, ma l’importante e’ divertrsi.
Sono soddisfatta del mio riding e di aver scoperto nuovi trails e nuovi spunti tecnci su cui riflettere: in primis il come affrontare i ripidoni, puo’ sembrare strano ma vero il “culo indietro” fa perdere controllo, impedendo all’anteriore di lavorare correttamente. Bisonga imparare a portare il peso anche davanti, facendo in modo che la ruota possa rotolare e non andare in blocco. Non sara’ facile padroneggiare questa tecnica, ma faro’ di tutto per riuscirci … senza cappottoni ovviamente !!

Un ultima parte di singletrack, un po’ troppo xc a volte palloso a mezza costa ci riporta alla “civilta’” … in localita’ San Lorenzo, da dove si riprende per un breve tratto l’Aurelia fino al parcheggio.

tracciaportofino

La traccia da un idea solo indicativa del giro, in alcuni tratti e’ incompleta ed e’ stata raccordata a mano. Giro molto bello, vario, ottimo per migliorare. Terreno piu’ che discreto malgrado l’umidita’. E ultimo e non meno importante l’idea di portare la “vecchia” gomma maxxis anteriore al posteriore ha funzionato.

Purtroppo ora tocca rientrare … Dopo questo giro e quello di Sestri #Montecavo mi sembrera’ il giro dell’isolato …

Ringrazio ancora Beppe la mia guida che pazientemente si e’ adeguato al mio ritmo da bradipo 😉 , permettendomi di divertirmi e migliorare senza sentirmi il tappo di turno.

Speriamo di ritornare presto a girare in questa splendida Terra che e’ la Liguria.


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