Come di consueto, arrivano le riflessioni di fine anno.
Partendo dal fondo, questo 2025 si e’ concluso con un bellissimo regalo di Natale : la neve , quella vera , che mi ha magicamente riportato indietro nel tempo per mezza giornata . Una giornata che vista con gli occhi degli anni 90/prima decade degli anni 2000 sarebbe stata piu’ che normale, anzi piuttosto ravanata, ma che al giorno d’oggi diventa epica. Neve di alta qualita’, Vallon Cros aperto e ancora spazio per lasciare la propria firma. E neve ottima fino a quote relativamente basse che ha permesso la discesa fuoripista fino praticamente alla macchina. Dopo ben 4 anni (quasi 5) di stop la Dupraz D1 (tavola freeride dalle dimensioni molto generose) torna a solcare la neve … e stavolta nel mezzo delle tante sensazioni super positive immediate che quel mezzo regala,
resta purtroppo un po’ di amara consapevolezza per il fatto che potrebbe essere una delle ultime volte che succede, se non l’ultima.
Tra i costi degli impianti (il freeridone necessita di risalite meccanizzate) , scarsita’ delle precipitazioni , e gestione della logistica (vivo al mare attualmente) una giornata come quella del 27/12/2025 e’ da considerarsi un terno al lotto.
Strano a dirsi ma nel nordovest della penisola ormai (almeno per chi e’ esposto sul ligure/tirreno o ha facilita’ ad arrivarci) e’piu’ facile, statisticamente parlando, trovare giornate buone per il surf … ma li emerge un’altro problema, quello dell’affollamento, e quindi pure in quel contesto, le due giornate in cui ho rimesso in mare la tavola, (max 5 persone a mollo), sono anch’esse ormai
merce rara.
Resta sempre lei a salvarmi dai guai, la biciclettina di cui ormai ho fatto un mestiere, che ieri mi ha fatto divertire anche su sentieri innevati su neve compatta. Se tutto il resto puo’ regalare sensazioni che comunque andranno sempre OLTRE , almeno in quell’attimo rispetto a quel che puo’ dare la bici , la bici ha quella costanza , quella frequenza di utilizzo, quelle piccole sfide
tecniche , quel fatto di permettermi di imparare ancora malgrado la mia veneranda eta’ che la rende davvero una compagna di vita.

Se snow e surf, almeno per come si sono evoluti (complice il clima nel primo caso e le tendenze/mode il secondo) restano una sorta di “colpo di fulmine tardo-adolescenziale” la MTB e’ un qualcosa con cui ho una relazione stabile ormai da anni. E’ in qualche modo presente nel mio mondo dal 2007, prima come mero backup estivo delle restanti attivita’, poi sempre piu’ presente fino a diventare il mio strumento di riscatto che sono addirittura riuscita a trasformare in un mestiere e monetizzare.

Riscatto dal fatto di non essere stata in grado (o di non averci creduto, per tutta una serie di fattori …) di diventare maestra di snowboard quando era nelle mie corde … ma questa e’ una storia lunga e complessa che non e’ ancora il momento di raccontare.
Torniamo alla amata MTB : il 2025 e’ stato un anno di consolidamento, partito un po’ a fatica ma con un ottima stagione lavorativa estiva. L’autunno e’ stato un po’ incerto e l’annata si e’ chiusa un po’ prematuramente causa arrivo della neve , ma tutto sommato direi che ci siamo. Continuo a concentrarmi sulla tecnica come percorso di crescita personale, guardando ad obiettivi raggiungibili anche se lentamente , cosciente del fatto che l’eta’ non aiuta ma che e’ importante trovare soddisfazioni anche piccole cimentandosi in skill in passato tralasciate (vedi cose utili per la tecnica in salita)

Nel 26 , vedremo le evoluzioni: non e’ facile fare previsioni, con un mercato diventato sempre piu’ complesso che obbliga chi vuole avvicinarsi a questo sport a districarsi tra usati e offerte speciali di negozi online.. (a meno di non essere davvero benestante).
Questo implica parecchie difficolta’ per chi e’ neofita e non ha persone di fiducia che possono consigliare. Vorrei lavorare anche su questo aspetto rendendo disponibile la mia competenza per evitare acquisti errati e drop out.
E spero di tornare a scrivere piu’ spesso su questo blog, e a portare contenuti su youtube che facciano capire che non esiste solo la performance nel mondo bike. Non c’e’ solo strava e strava non e’ l’unico strumento di misura. Cerchiamo di non farci una colpa della propria lentezza (e io sono la prima a volte a prendermela con me stessa e le mie paure, perche’ si, lo ammetto e’ una cosa mia, in certi contesti, asfalto in discesa incluso, la velocita’ mi fa paura) e andiamo oltre trovando nuovi stimoli.
Il lavoro sulle singole skill, un po’ trial style (eh, ad avere i soldi mi piacerebbe una bici da street trial) e’ una gran motivazione
mentale e fisica anche da grandi (o da vecchi, che dirsi voglia).
Detto questo, lascio alle spalle un bel 25 … sperando che il 26 lo sia altrettanto se non di piu’.
Buon anno followers e amici/che !