DE-BRIEFING FASE 1 #MTBGUIDE

Si lo so, bisognerebbe essere fighi o almeno fare finta di esserlo.
Non bisognerebbe postare pensieri personali e riflessioni su quello che e’ il “dietro alle quinte” della sfida con il destino.
Ma questo blog ha sempre voluto portare il mio punto di vista sugli sport che amo, e anche ora che ho preso la non facile e non a tutti comprensibile strada del monetizzare la mia passione per le due ruote offroad , voglio condividere una breve digressione su questo primo mese ufficiale di attivita’ come guida MTB che ha avuto come playground la Liguria di Levante.


Che sarebbe stata dura si sapeva.
Che ci si sarebbe dovuti confrontare con realta’ locali piu’ o meno “ospitali” era prevedibile.
Che il target su cui posso lavorare ha dei confini abbastanza netti sia geografici che tecnici e’ comprensibile.

Una cosa pero’, sul “capitolo Liguria” a me molto caro, la sto capendo solo ora, dopo che sono stata fisicamente presente sul territorio quanto basta – strava alla mano – a definire alcuni paletti: Se la valSusa e’ la valle che resiste dove l’enduro non esiste, o almeno lo e’ stata in passato, qua le cose si ribaltano e ci troviamo in un posto dove l’allmountain/trail e/o tutto quello che riguarda il riding al di fuori delle ben definite e ben inventariate trail areas non esiste o e’ quantomeno poco considerato dalla maggior parte dei praticanti.

E qua pero’ mi ricollego un po’ ad un’argomento + vasto. Il mio sesto senso dice che stiamo vivendo un po’ quel che e’ stato con lo snowboard nella prima decade degli anni 2000: un estremizzazione dello sport che ha portato ad un allontanamento della base di praticanti dalle aziende, un mancato ricambio generazionale e una mancanza di un offerta – in quel caso a livello di materiali – in linea con lo zoccolo duro di quelli della mia generazione , che in gran parte hanno uno spirito di conservazione tale da preferire opzioni piu’ tranquille al freestyle tecnico. Cosa centra questo con la bici ? C’entra c’entra. Basta aprire Instagram e digitare l’hashtag mtb. Verra’ fuori di tutto, di tutto tranne che l’immagine di uno sport adatto a tutti. Anche il poco all-mountain che emerge nel feed, e’ sempre estremizzato a livelli improbabili per il/la sunday biker.

Eppure anche nel “regno dell’enduro” … anzi no diciamo nel principato minore, perche’ il Regno – quello vero – sta a ponente, ci sono location e trails, non esplicitamente costruiti per le bici ma ciclabili senza dover essere degli atleti, interessanti, divertenti, e con passaggi super panoramici. Ovvio un minimo di tecnica ci vuole, ma anche quello e’ di mia competenza.

Ho avuto comunque la fortuna di effettuare alcuni tour, anche con clienti dotati di mezzi molto diversi tra loro e di poter iniziare la fase di “rodaggio” di quello che andra’ a cadere sotto l’hashtag #dazeroalsentiero, ovvero portare un’offerta per avvicinare tutt* a questo sport, con un occhio di riguardo per le donne (ridepink) e per il portafoglio, cercando anche accordi con noleggi che offano un buon rapporto mezzo offerto/prezzo e proponendo un servizio in cui nulla verra’ lasciato la caso e chi decidera’ di usufruire dei miei servizi avra’ la certezza di fare itinerari consoni al proprio livello (ovviamente in base al periodo/meteo)

Adesso le temperature implicano un trasferimento in quota, in alta ValSusa, dove la sfida sara’ tutta in salita.
Delle peculiarita’ e anomalie della “Valle che resiste dove l’enduro non esiste” ne ho parlato abbondantemente in passato. Una cosa e’ certa, di flow naturale e downcountry c’e’ n’e’ in abbondanza. Vi aspetto.

Ringrazio tutti quelli che han girato con me qui in questo mese abbondante , i volontari di Uscio Outdoor per il lavoro sui sentieri e per l’accoglienza nella loro community, i due noleggi con cui ho collaborato finora, PitStop Bikes di Chiavari e SeiFuori di Genova Nervi.

Stay tuned a breve proposte e aggiornamenti dalla Valle.

Valsusa MTB Experience is coming

… Il consueto trasferimento estivo in ValSusa si avvicina. E quest’anno finalmente si puo’ ufficializzare la mia operativita’ come Guida Cicloturistica avendo conseguito il titolo della Regione Piemonte . Da fine giugno eccomi operativa per accompagnarvi in sicurezza su tutti i giri recensiti qua con alcune novita’, e per aiutarvi a migliorare la guida del vostro mezzo se neofiti (vedi #dazeroalsentiero )

A tale scopo ho pensato di rendere un po’ piu’ comprensibili i livelli di difficolta’ dei vari giri, cosa che e’ sempre problematica confrontandosi con Trailforks quando possibile, e comunque con dei parametri che sono troppo soggettivi.

L’idea e’ di assegnare 4 macro-categorie ai sentieri, associandole con i livelli descrittivi della scala Singletrack , con 4 belle icone e esempi di giri .

NATURAL FLOW : sentiero prevalentemente Naturale, scorrevole senza particolari ostacoli o avversita’. Adatto a tutti. Verde/Blu Trailforks S0/S1 Singletrack STS. Esempi : Beaulard superFlow (area Cotolivier), il “nuovo” trail delle Grange Rho, i trail di Sansicario. I trails di questa categoria in genere si percorrono agevolmente anche con una front/hardtail

SwitchBacks Challenge ovvero la sfida dei tornantini !!
Sentiero naturale con tornanti piu’ o meno stretti spesso non spondati che richiedono la giusta tecnica. Il re di questo genere e’ ovviamente il SingleTrack de l’Infernet, ma possiamo trovare anche sezioni piu’ brevi di questo tipo in altri giri (es Millaures) . Corrispondenza trailforks non definibile con facilita’, puo’ tranquillamente andare da blu a nero. Per la Scala STS siamo tra l’S1 e l’S2 almeno per quel che concerne le offerte in Valle.

Natural Enduro : sentieri di montagna che ben si adattano alla disciplina Gravity, ovvero trails con passaggi anche tecnici ma che mantengono una buona guidabilita’ e permettono di mantenere una certa velocita’ e un certo flow. Trailforks anche qua non fa testo, perche’ in questa categoria ne troivamo da blu a nero … Per la STS singletrack anche qui S1/S2 con qualche possibile breve tratto S3. Esempi : il classico D2 da Chateau sul Cotolivier, i trail della zona di Rochemolles tra la diga e il gran Bea , alcuni trail del park di Sauze che hanno comunque una forte componente naturale/oldschool.

All Mountain Challenge: qui ci mettiamo di tutto un po’, e parliamo in generale di giri in quota, su sentieri naturali ed escursionistici, difficilmente percorribili ad alte velocita’. Ci puo’ essere di tutto un po’, passando dal flow al tecnico . Qua Trailforks non lo nomino nemmeno, e per la STS passiamo da S1 a S3. Esempi ? Il giro della Valle della Rho/Valle Stretta, il Malamot sul Moncenisio , il passo della Mulattiera.

Back again in the valley

Mi scuso intanto per il “lungo” silenzio stampa che ha riguardato sia il blog che la rispettiva pagina facebook. Da una parte siamo in un periodo storico tutt’altro che semplice , ma fortunatamente abbiamo una marcia in piu’ rispetto ai “normali”. Noi non normali, o diversamente normali abbiamo la fortuna di amare l’aria aperta e i grandi spazi. L’ambiente naturale e il rispettivo accesso sono sacrosanti e intoccabili. Sopravviviamo benissimo anche senza strane certificazioni, ci basta il lume della ragione, ragione di cui proprio forse i “folli” come la sottoscritta sono piu’ dotati.

Ma lasciamo perdere questa breve intro, il discorso e’ troppo complesso e non andatto a queste pagine spensierate.

Sono tornata in Valle, Thok al seguito , pronti a ripercorrere i “soliti giri” che riservano sempre qualche sorpresa, e a scovare nuove varianti (di sentieri eh … ) e alternative.

san sicario trail

Dalla riscoperta del trail di Sansicario , al giro del Col Saurel fatto al contrario , ad alcune gradite sorprese in zona Rochemolles … e ne abbiamo ancora da esplorare fare e rifare.

thok sestriere



Godiamoci questi momenti , del doman non c’e’ certezza … Saro’ in Valle (zone Bardonecchia Oulx Cesana Sestriere) fino ai primi di Settembre, disponibile per giri vecchi e nuovi (scouting), i miei contatti sono nella rispettiva pagina.