Anche il 2023 sta volgendo al termine.
L’anno della Sfida con il Destino, il primo passato completamente al nord tra Liguria e Piemonte , sta rapidamente esaurendo i suoi giorni.
Un anno molto significativo, che mi ha visto protagonista di un coraggioso cambiamento radicale, decidendo di sfidare il tempo, l’eta’, gli stereotipi, i pregiudizi, facendo tutto quello che una persona normale con una vita normale con ambizioni normali non farebbe mai.
Nel giro di alcuni mesi, di un inizio di stagione difficile e poco motivante, la situazione pero’ ha preso – almeno in apparenza – una piega positiva – RidePink, il progetto dedicato ai servizi di Coaching (lezioni) MTB offerti da docenti donne nei confronti esclusivi di Bikers donne, e’ decollato con 3 camp full booked e alcune giornate di lezioni private.
Contemporaneamente, posso dire di aver trovato una Location in Liguria idonea a portare avanti le mie attivita’ didattiche, Uscio, teatro del primo Camp RidePink, dove si puo’ contare su sentieri non eccessivamente tecnici idonei anche per chi si avvicina a questa disciplina (cosa rara da queste parti) . Se tutto continuera’ come spero, arrivera’ a breve anche un area dedicata a campo scuola con qualche struttura in legno.
In tutto questo pero’ resta da portare avanti una costante battaglia per far capire che la MTB – e sopratutto la versione elettrica – e’ uno sport praticabile e accessibile e puo’ essere divertente anche senza arrivare a livelli da “atleta”, senza dover per forza dimostrare di fare salti giganti o segmenti pericolosi.
Tra le persone nell’ambiente che seguo sui social e che mi e’ di estrema ispirazione c’e’ Roxy , una delle poche full-time mtb coach professioniste in Europa. Senza entrare nel dettaglio dell’estrema utilita’ e tecnicita’ dei suoi video (link al suo canale youtube).
Quello che di piu’ condivido con lei e’ la vision di quello che e’ l’insegnamento della mtb agli adulti.
In un podcast, Roxy ha sottolineato come alcuni contenuti su Instgarm, fatti palesemente per intrattenimento, vadano a far credere che
determinate skill (ad es bunnyhop e salti), siano skill base che OGNI RIDER deve poter padroneggiare appieno per definirsi tale.
Ecco e’ importante distinguere tra quel che e’ intrattenimento e quello che puo’ avere un valore didattico nella marea di materiale da cui siamo sommersi grazie alla rete, tra quello che e’ davvero alla nostra portata e quello che e’ meglio evitare.
Questo sara’ sempre alla base di quanto intendo trasmettere con RidePink e non solo, ben cosciente anche di quelli che sono i miei limiti massimi di competenza tecnica.
Ma questa fine d’anno e’ anche stata segnata dall’arrivo dell’Orbea Rise, light ebike che mi ha fatto tornare la voglia di riprendere alcuni elementi tecnici che avevo “sospeso” in quanto resi molto complessi dal peso di una ebike full power, trovando una nuova motivazione nel migliorare ulteriormente il mio modo di guidare la mtb, fermo restando un orientamento all-mountain/trail/downcountry, distante dall’enduro agonistico.
C’e’ da lavorare, su due fronti, quello del progetto RidePink e sulla mia crescita personale/tecnica e sfida contro il tempo che scorre.
Dopo lo strappo iniziale la salita continua, sempre costante, forse un po’ piu’ regolare.
E con l’orbea Rise un po’ di piu’ si fatica (conto in futuro di fare un articolo + dettagliato in merito).
Ringrazio tutt* coloro che hanno in qualche modo contribuito e creduto nella mia follia.
In particolare la mia socia fondatrice di RidePink Barbara , e la collega Marcy con cui ho condiviso – anche se in anni diversi il percorso formativo regionale,
senza dimenticare della gia’ citata Roxy, che anche se solo virtualmente, mi ha permesso di credere che l’eccezione alla regola possa esistere e funzionare.
Un ultima ma non meno importante menzione va ai trailbuilder di Uscio, che si sono prodigati per offrire a RidePink una situazione davvero ottimale a livello di trail e non solo. Speriamo di poter continuare a far si che questo splendido territorio tra mare e monti dell’entroterra abbia la visibilita’ e promozione che merita.
Non posso che augurare a tutt* coloro che credono in un qualcosa di diverso, un 2024 pieno di soddisfazioni e di risultati, che siano in bici, in altri sport, in progetti imprenditoriali o lavorativi importanti.
Mai come ora mi sono finalmente sentita me stessa , coerente con il mio background e senza bisogno di nascondermi dietro a forme di “doppia identita’” e/o a nascondere limitare le proprie passioni e i propri sogni per colpa di terzi.
Lunga vita a RidePink, e che anche questo piccolo spazio personale continui a fare da spalla e a raccontare il backstage di questa quasi incredibile avventura.
KiaZ